The Librarians – Recensione 3×08 – And the Eternal Question

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Lasciatemi gridare, lasciatemi sfogare, senza Cassandra io non so stare… Fiù, per tutto il tempo dell’episodio ho temuto che le indiscrezioni trapelate tempo fa circa il fatto che dovremo dire addio a uno dei protagonisti si riferissero a Cassandra, che fosse arrivato il momento per lei di perdere il dono che la rende una Librarian così speciale, e invece, tutto è bene quel che finisce bene. Anche questo fa parte del fascino di The Librarians, il fatto che non per forza bisogna tirare in ballo dramma e tragedie per creare una bella puntata, in fondo un po’ tutti, nel nostro piccolo, abbiamo bisogno ogni tanto del lieto fine. Spesso si accosta il lieto fine a serie di categoria inferiore, come se il metro di giudizio di un bel telefilm sia la quantità di sofferenza che prova il telespettatore. Per fortuna non tutti la pensano così ed esistono i nostri Librarians ad alleggerirci un po’ la vita.

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Anche se in verità questo episodio di leggero ha poco e nulla, anzi è molto complicato. Mescola insieme molti argomenti che di per sé sono alquanto pesanti, come la morte, la paura dell’ignoto, la voglia di libertà e di essere coerente con la propria natura, il giusto e sbagliato e infine, ma non meno importante, l’amore. Questo sentimento sta diventando sempre più predominante in questa stagione, come se ci volessero dire che la magia senza i sentimenti, soprattutto l’amore, il sentimento più potente e difficile di tutti, non potrebbe esistere. D’altronde l’odio, o se vogliamo il caos in questo caso, può essere combattuto con una sola arma, come un eterno ying e yang della vita.

Ma la vera protagonista di questa puntata è una sola, la paura. La paura dell’ignoto e di morire di Cassandra, la paura del futuro e dei suoi cambiamenti di Estrella (Clara Lago) e Flynn, e perché no, anche la paura di amare e perdere di nuovo di Jenkins. Noah Wyle, responsabile della regia di And the Eternal Question, riesce a farci provare la stessa gamma di emozioni di Cassandra, la rabbia, il diniego e infine il cedimento. Insieme a lei apprendiamo dello stato del tumore, insieme a lei ci disperiamo, insieme a lei ci votiamo al carpe diem, insieme a lei vogliamo convincere Jenkins ad accettare un appuntamento (io seriamente perché li shippo da sempre!), insieme a lei ci innamoriamo di Estrella, insieme a lei entriamo in sala operatoria e insieme a lei gioiamo nello scoprire che ha ancora il suo dono e che è anche aumentato.

Combattiamo e soffriamo insieme a lei perché non c’è nulla che noi percepiamo di più umano se non la paura della morte. I vampiri e tutto il resto sono solo contorno. E parallelamente ci tormentiamo per il dramma di Flynn, sempre per lo stesso motivo. Flynn sa che dovrà morire nella battaglia finale, ma tra tutte le cose è a Eve che non riesce proprio a dire addio, anzi non riesce a dirle nemmeno la verità. Che sia effettivamente lui il personaggio che vedremo morire nel finale? Altamente probabile, ma anche alquanto banale. Che ci sarà il sacrificio di uno dei protagonisti è fuori luogo, ma nessuno di noi vuole che quella che potrebbe essere la chiusura definitiva della serie sia scontata.

Voi cosa ne pensate? Fatemelo sapere nei commenti e passate alla pagina The Librarians Italia.

About Serendipity

Per descrivermi basterebbe dire che sono un'accozzaglia di immaginazione, sogni e passioni. Archeologa con mille interessi come la lettura, il cinema, il basket, la danza e la fotografia. Sono cresciuta a pane e serie tv. In tempi non sospetti ero già un'addicted di telefilm come Stargate SG1, Streghe, Buffy-l'ammazzavampiri, Xena:la principessa guerriera, Hercules, Sex and the city... fino ad arrivare ad oggi dove riconosco i giorni della settimana solo in base alla puntate che devo vedere.

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