The Musketeers – Recensione 1×01 – Friends And Enemies
The Musketeers si ritrova ad occupare una posizione difficile, deve riempire il vuoto lasciato dalla terza stagione di Sherlock sui palinsesti BBC. Forse è un paragone un po’ impietoso, comunque il nuovo adattamento del romanzo di Alexandre Dumas (padre) curato da Adrian Hodges e diretto da Toby Haynes non se la cava male. Complice anche una bellissima Praga che fa da sfondo alle avventure dei moschettieri e che ricrea perfettamente la Parigi del XVII secolo, The Musketeers si rivela una bella storia che, nonostante gli elementi fedeli al romanzo, ha una storia originale da raccontare.
L’inizio della storia è diverso da quello che mi ero aspettata. D’Artagnan (Luke Pasqualino) sta viaggiando verso Parigi col padre, quando si ritrovano coinvolti in una rissa da taverna poco fuori Parigi e il padre del protagonista viene assassinato da un uomo che sostiene di chiamarsi: “Athos dei moschettieri” e che, chiaramente, non è chi dice di essere. Parte così la storia del giovane guascone che arriva a Parigi in cerca di vendetta. Il tocco di classe è il nome dato al padre di D’Artagnan, Alexandre, come l’autore del libro; ora non mi ricordo se nel libro il nome del padre viene citato, comunque il vero nome del padre di D’Artagnan è Bertrand de Batz de Castelmore d’Artagnan.
Una volta a Parigi non ci mette molto a rintracciare Athos (Tom Burke) e lo trova in compagnia dei fedelissimi amici Aramis (Santiago Cabrera) e Porthos (Howard Charles). Durante la colluttazione i moschettieri capiscono che dietro tutto ciò c’è un complotto più grande organizzato dal Cardinale Richelieu (un grandissimo Peter Capaldi) ed iniziano ad indagare.
Questo pilota fa bene il suo lavoro e con poche ma incisive scene riesce a presentarci dei personaggi complessi e credibili: D’Artagnan giovane, impetuoso ed a tratti ingenuo è alla ricerca della verità. Athos è il più serio del gruppo, disilluso da un amore tradito. Aramis è quello a cui piace giocare col fuoco, innamorato dell’amante del Cardinale Richelieu, Adele Bessette (Emily Beecham), purtroppo questo costerà, alla fine della puntata, la vita alla povera Adele. Porthos invece è il bonaccione a cui piace bere e la buona compagnia. Questi sono i moschettieri, personaggi che abbiamo imparato ad amare grazie ad ogni adattamento cinematografico fatto finora. Quello che però di solito gli adattamenti tralasciano è il passato di Constance, il grande amore di D’Artagnan, qui, come nel libro, la signora è sposata e il suo nome è Mrs. Constance Bonacieux (Tamla Kari), ritratta nel telefilm come una forte figura femminile che non esita ad uccidere un uomo per salvare la vita di D’Artagnan.
Un altro personaggio femminile che fa la sua figura è quello di Milady De Winter (Maimie McCoy), stupenda nella sua spirale di odio e vendetta, ancora non ci hanno svelato nulla del suo passato, ma questa è una donna arrabbiata che è stata ferita e che non si ferma davanti a nulla. E’ quindi una figura molto più oscura e negativa della Milady che viene di solito ritratta e non so voi, ma a me ha affascinato fin da subito. Sono molto curiosa di sapere come porteranno avanti il suo personaggio, qual è stata la sua storia e come si evolverà, qual è il suo punto di forza e qual è la sua debolezza e soprattutto qual è il suo obiettivo.
Peter Capaldi nel ruolo del Cardinale è stato fantastico, il suo Richelieu, oltre ad essere affamato di potere, sembrava anche guidato da una vena di follia, assolutamente intrigante! Da tutte le sue azioni è chiaro fin da subito che avere la Francia in pugno e scatenare una guerra con la Spagna sono i suoi obiettivi e in questo viene costantemente ostacolato dalla Regina di Francia, Anna (Alexandra Dowling), che incoraggia costantemente il marito a prendersi delle responsabilità e a fare le cose di testa sua, ad uscire insomma dall’ombra del Cardinale. Tuttavia al momento la Regina Anna ha avuto poco spazio rispetto agli altri personaggi e anche la sua relazione con il Re non è ben definita, spero che in futuro possiamo riuscire ad apprezzarla meglio. Altro personaggio che si contraddistingue è il Capitano dei Moschettieri, Treville (Hugo Speer), come consigliere del Re è anche l’unico in grado di fare una reale contrapposizione al Cardinale Richelieu e ai suoi piani malvagi; lo scopo di Treville è principalmente fare la cosa giusta per il suo re e la Francia. Bellissima performance di Speer, anche se viene messo in ombra da Capaldi. Luigi XIII (Ryan Gage) viene raffigurato come un re insicuro che affida la guida del suo Paese al Cardinale per paura di commettere un errore, insomma è un debole, diviso ed incapace di scegliere se seguire i consigli di Richelieu o del comandante dei moschettieri Treville. Nella realtà storica, Luigi sebbene fu vero che lasciò la guida del Paese in mano al Cardinale fino al momento della morte di quest’ultimo è anche vero che ogni decisione presa dal Cardinale doveva avere la sua approvazione.
Nonostante la gravità degli eventi che i moschettieri si trovano ad affrontare l’episodio non manca di alcuni momenti di ilarità che rendono il tutto un po’ più leggero e spezzano la tensione, in questo modo la puntata passa velocemente ed è molto bella da vedere. Molto affascinanti sono anche i combattimenti con le spade nella loro spettacolarità, chiaramente coreografata, proprio ciò che ci si aspetterebbe da dei moschettieri.
Una parola di lode va anche alla colonna sonora curata da Murray Gold, non solo bella ma anche ben orchestrata durante tutta la durata dell’episodio! In definitiva non vedo l’ora di vedere la seconda puntata!
The Musketeers - Recensione 1x01 - Friends And Enemies ,About chiara_mini
Fin da piccola si è innamorata delle serie tv con Buffy The Vampire Slayer, ha passato l'adolescenza a Tree Hill dove ha vissuto grandi amori, versato tante lacrime e si è creata una famiglia tutta sua con tanti Brothers & Sisters! Sempre a Pasadena passa le sue giornate a ridere con i nerd più fighi del pianeta parlando della teoria del Big Bang. Nel tempo libero combatte i mostri assieme ai Winchester e dà una mano a Eric a Bon Temps. Game of Thrones è la sua bibbia.