Ritroviamo lo spirito – linguistico – del French Quarter in questa nuova puntata di The Originals intitolata “Le Grand Giugnol”.
Aperto dalla straziante sofferenza di Klaus, e dal alternati felici ricordi, l’episodio può definirsi una vera e propria esplosione di emozioni.
Elijah – the moral one – nella puntata precedente ha conficcato il pugnale di Papa Tunde nel petto di Klaus, e finché quell’oggetto infernale rimarrà lì, il nostro Ibrido originale rimarrà come bloccato in un limbo di dolore e agonia.
Elijah però, promettendo in cambio di aiutare lo zio Kieran, incarica Camille di fare da baby-sitter
In questo episodio comprendiamo quello che è stato, nel corso dei secoli, il rapporto tra Klaus e la sua little sistah, Rebekah.
Il motivo per cui Niklaus continuava ad uccidere tutti gli amanti di sua sorella? Esatto! Proprio per evitare che, essendo i tre fratelli in continua fuga, il fragile cuore di Bekah rimanesse irrimediabilmente spezzato. Ed è per questo che alla fine dà la sua “benedizione” ai Mabekah, convinto che abbiano finalmente trovato una casa.
Serve che io vi dica quanto possa odiare ancor di più quel genio di Rebekah Mikaelson? Non giustifico il fatto che Klaus l’abbia pugnalata tante e tante volte, ma riportiamo alla luce i reperti a suo sfavore:
a) Complice di Marcel con la questione “Papa Tunde”;
b) Ideatrice del piano – con pentimento – per far arrivare Mikael in città;
c) Desiderio di sbarazzarsi del fratello;
d) Cospirazione – nuova e miseramente fallita – con Marcel e i suoi vampiri del French Quarter, contro Klaus.
Non mi stancherò mai di ripetere due cose: primo, Niklaus non è un santo, ma non è manco circondato da stinchi di santi. In secondo luogo, Rebekah, in 1000 anni di stupidaggini, se volevi andartene perché non lo hai fatto?
Papà Original però non è neanche uno stinco di santo, e per dirla con le parole di un iracondo Niklaus: “Lui è il mostro di cui i mostri hanno paura”, e non credo esista una frase più azzeccata per definire quest’uomo. Non bastano i secoli, gli ostacoli, gli oceani… l’innocenza, lui distrugge tutto per arrivare a quella creatura che odia – da sempre – e che vuole uccidere. Rivediamo il suo disastroso arrivo a New Orleans grazie alla nostra amata streghetta rossa, a Rebekah e al suo cioccolatino Marcel. Una serie di flashback ci chiariscono anche cosa sia successo nel dettaglio: cosa facevano gli Original prima di arrivare – almeno per quanto riguarda Klaus e Bekah – a Chicago? Perché Elijah non era con loro? Ma soprattutto the “Marcel Question”, ovvero com’era possibile che lo credessero morto. Inutile che io esprima – nel modo meno educato che conosco – tutto il mio odio per Marcellus e Barbie Klaus, a cui va assegnato un premio per ingegno, e calcolo delle probabilità! A nessuno è venuto in mente che un mostro – per ottenere quello che vuole – non si facesse scrupoli a distruggere tutto quello che incontra sul suo cammino? Per semplice divertimento. Penso che su Mikael la definizione di sadico calzi piuttosto bene.
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Abbandoniamo un Originale… per parlare di un altro. Rivediamo alcuni – tristi o divertenti – momenti di Klaus, visti in questa grande puntata. Un episodio bomba, che regge forse le aspettative sorte col precedente. Qualcosa che forse farà prendere posizione ai dubbiosi “Team Salvatore” o ” Team Originals”? Puntata che nel complesso sembra davvero aver dato spazio non solo ai tre grandi personaggi, ma anche a “new entry” e non, relativamente minori.
Poor Niklaus… mai come in questa puntata vediamo il dolore di quest’uomo… di questa creatura, che ha vissuto nel rifiuto e nell’odio dell’uomo che credeva essere suo padre. Però – genetica o no – tale padre, tale figlio! Parallelismi , pochi ma presenti, che accomunano papà Original e Klaus. Mikael ha un senso familiare incredibilmente contorto, fiero di chiamare figlio un irremovibile Elijah, non accetta neanche che Niklaus lo chiami “father”. Qui non si parliamo soltanto di “aggressione fisica”, persecuzione e desiderio di uccidere, qui si tratta di vera e propria VIOLENZA PSICOLOGICA, che per anni – probabilmente anche da umano – Mikael ha esercitato su Klaus. Quest’ultimo è “il bastardo”, l’illegittimo, l’abominazione e chi più ne ha più ne metta!
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Elijah torna a stringere patti con le streghe, prova a far aprire gli occhi a Monique – come aveva fatto precedentemente con Davina riguardo a Marcel -, ed ecco volar via un’altra pagina del Grimorio della strega Originale.
Caro Eli, forse dovresti cominciare a far pagare le ricette della mamma, non credi?
Lo vediamo inoltre alle prese con “the witch bitch”, a questo punto è chiaro che Celeste non è arrabbiata solo con Klaus, vuole anche una sorta di vendetta verso il suo vecchio amore che – come si evince da un flashback però – sceglierà sempre suo fratello.
Sembra anche che la strega amante della trasmigrazione clandestina abbia ottenuto quello che voleva facendo “separare” – si spera momentaneamente – gli Haylijah. Non so se dire di essermi disperata più per la “separazione” o se per il fatto che questi due in 15 puntate non sono ancora stati capaci di darsi un bacio! E tra le varie situazioni, mi sa che ci siamo dimenticati di una cosa! Cresce sotto forma di rotondità, nella pancia di una lupa, è ibrida… e nascerà in mezzo ad un campo di complicazioni, a partire dal suo semplicissimo cognome: vi dice niente, pagnotta Mikaelson?
Hayley è quindi arrabbiata, energica…determinata e incinta (?).
Le scene col fucile? Memorabili ed esilaranti allo stesso tempo. La Wolf Princess pronta all’attacco, anche se tra diffidenza e il desiderio di aiutare i suoi simili tira fuori un bel caratterino da “dura”. Il che non è affatto male, se non fosse che – per quanto amo Phoebe e il personaggio dagli ottimi gusti maschili – è ancora poco… vorrei continuare a vederla di più.
Conclusioni della puntata.
Klaroline shipper, a cuccia!
Datevi una calmata ragazzi, dico sul serio. Questa OTP, lo riconosco, è stata coinvolgente e a tratti bella, non è tra le mie preferite, ma la rispetto. Sono stufa di vedere commenti negativi verso Cami, che secondo me è stata la più invidiata in questa puntata per la frequente vicinanza con Klaus, tra i due c’è un legame quasi “umanizzato”, semplice e allo stesso tempo profondo, ma penso sia davvero troppo presto per parlare di un serio Klamille.
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Guess who’s back?
Dopo una morte atroce e tanto dolore, la nostra incontrollata streghetta preferita è tornata!
Sfido chiunque a dire che il faccino singhiozzante/sconvolto di Danielle non è qualcosa di adorabile! E la versione protettiva di Marcel è l’unica che mi va giù.
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Guess who’s gone?
Finalmente, the bitch witch – se siamo fortunati – sarà solo un brutto ricordo!
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In questa puntata ricca di ricordi, perle di saggezza e perle d’odio, è forse questa una delle frasi che resta più di tutte. Un Klaus momentaneamente primo di forze sussurra queste parole alla soprannaturale infermiera d’eccezione, Camille.
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La puntata si chiude con i tre Originali, intrappolati nel cimitero sacro alle streghe, che si preparano all’attacco, o nel caso di Rebekah, alla difesa 😉
Alla prossima puntata!
Per rimanere sempre aggiornati, non dimenticate di passare da loro: The Originals Italia – The Vampire Diaries. The Taste of Blood – The Orginals – The Original Family – How everything
ti volevo fare i complimenti per la recensione!!