Klaus: “Tu non sei solo. Io sono qui con te”.
Passatemi un fazzoletto che iniziamo male, male veramente. Eccoci al settimo episodio di The Originals. Episodio ricco, ricchissimo. Elijah combatte contro il suo subconscio, contro quella parte di lui che sua madre gli ha rivelato, nell’auspicio che la solitudine e la disperazione che aveva celato nel profondo della sua anima possano spingerlo ad unirsi al suo piano di ripulire la famiglia dal vampirismo, manco si trattasse di mettere i calzini sporchi in lavatrice. Klaus rifiuta di credere che sua madre possa essersi insinuata così a fondo nell’animo del fratello. È stato al suo fianco per più di mille anni, Elijah deve solo ricordarlo, in mezzo a tutto quel dolore. E prova a risvegliarlo, entrando nella sua testa, ma Esther l’ha reso impossibile. Ah l’amore di questa madre per i suoi figli… S’impegna proprio la signora! Quando Hayley sposta la maglia dal collo sudato di Elijah capiamo due cose:
Hayley: “Klaus se non lo tocco adesso che dorme… non lo tocco più!!!”
Klaus: “Hai ragione! Vuoi un po’ di privacy?!… Aspetta… quei segni li ho già visti… Ma certo! Elijah è tornato in Matrix! Ecco perché anche se dorme appaiono le ferite!!!!”
Hayley: “…”
Klaus: “ Hayley non c’è da preoccuparsi. Vado a raccogliere fiori!”
Hayley: “Posso staccare la testa a tua mamma nel frattempo?”
Klaus: *tremoliccio e broncio*
Hayley: “faccio la brava.”
Due secondi dopo, Hayley ad un sempre più sudato Elijah: “Ahahahahahahhaha, sarò più strategicamente pazza di lei!!!” Anche dormendo, se fate attenzione potete sentire il sospirone di pazienza e rassegnazione di Elijah…
Jackson fa il funerale ad Oliver in stile cavalieri della tavola rotonda. Lo brucia usando liquore. Damon Salvatore è ovunque. Hayley è più cazzuta del solito e anche se Jackson vuol fare il nobile cavaliere devoto al suo compagno, gli ricorda che lui è l’alfa, che il gruppo ne ha bisogno. Nel mentre usa casa di Marcel come quartier generale, lo coinvolge nel piano di uccidere Finn, e Marcel consiglia di coinvolgere Cami. Quindi l’utilità di Cami, al momento, è quella di mettersi in pericolo per far innervosire Klaus con coloro che l’hanno messa in pericolo o per fargli fare quegli occhioni blu preoccupati come manco per Caroline? Al momento il personaggio di Cami lo vedo così, come se non avesse una reale collocazione dopo la morte di suo zio. La ragazza però non si lascia intimorire da questo mondo sovrannaturale che la circonda, cerca infatti di fare ciò che tutti negli ultimi duemila milioni di anni sono riusciti a fare: fregare Finn. Il caro vecchio Finn era un gnoccolone e mi manca, e siamo tutti d’accordo, ma era anche un broccolone, e poi gli gnocchi salsiccia e broccoli devono essere buoni… ops… scusate, la fame… E a me questo nuovo Finn non piace per nulla, ma ammetto che mentre Cami gli chiedeva di sposarlo (eh sì, lui aveva quella faccia lì…) mi ha fatto tenerezza…
Davina e Kol. I Kolina… i Davol… i Kalvina… i Dol…
Davina e Kol, in motel come Elena e Damon. La tensione c’è. Non aggiungo altro.
Kol: “Davi, ‘nto so fico? ‘nto so bello?!”
Nel frattempo, Esther decide che inviare un sms, un messaggio su whatsapp, una telefonata, un messaggio privato su facebook, un piccione viaggiatore, i segnali di fumo, un telegramma, una lettera per posta prioritaria, un messaggio per corriere, una missiva affidata a un maggiordomo o una pergamena ad un messaggero, sono sistemi troppo, ma troppo démodé! Lei per richiamare Kol lo marchia a fuoco come le mucche, da lontano però… Dooolce… Poi blatera con Finn qualcosa su come Camille ora gli serva e gli passa dell’erba… Finn dice che può convincerla senza. Finn, caro, a me dovresti dare più di quell’erba per convincermi e pensa che non ho mai fumato manco una sigaretta. Leggo opinioni positive su quest’attore e sulla sua interpretazione… Io mi auguro solo che il vero Finn ed il vero Kol possano tornare. Più tardi in auto, Kol ci fornisce un paio di informazioni in più. Al contrario dei suoi fratelli, infatti, lui praticava la magia fin da piccolo, ed il forte legame che nei secoli ha avuto con le streghe è in parte dovuto al fatto che lui adorasse praticare la magia. Ah… e ha anche fatto avvampare Davina dicendole che flirtare con lei era un’idea sua, e lei, tipo, guidava guardando ovunque tranne che la strada. Comincio a shipparli, sì.
Klaus cerca le orchidee, perché lui è un fiore tra i fiori e Ansel lo segue, BOOM, lo scoop: “LUKE IO SONO TUO PADRE!” #lafigagginedelpadrediKlaus #robachemancoDarthVader.
Nel mentre, la combriccola formata da Hayley, Marcel, Cami, Josh, l’alfa di riserva (!) e Aiden, fidanzato quasi ma sì–perché no-conosciamoci meglio- di Josh, si riuniscono per decidere cosa farne di Vincent. Hayley vuole staccare la testa a tutti i Mikaelson con cui non sia andata a letto/baciata o abbia affidato sua figlia; Cami invece vuole sfruttare gli oggetti oscuri che Kieran le ha lasciato per indebolirlo e avere così la possibilità che risponda alle loro domande. Marcel tira fuori dalla scatola una catena e Josh ed Hayley la guardano con perversione… Non trovo un altro aggettivo. Marcel, che la fase da ormone in fuoco l’ha passata da un pezzo, spiega loro che cento anni prima la fazione degli umani intraprese una guerra contro le regine wodoo, e l’appunto più importante che mi sento di fare è che Cami s’è vestita come ”Kiss me Licia” e ha detto una sciocchezza: Finn è intelligente.
Nel frattempo, Klaus ed Ansel stanno avendo una delle conversazioni più belle che un telefilm abbia mai presentato al proprio pubblico. Nonostante Ansel non abbia potuto curarsi di Klaus, nonostante abbia visto Esther tentare in tutti i modi di ucciderlo e annientarlo, lui c’è sempre stato per questo figlio della colpa. L’ha osservato da lontano, e l’ha capito. Ha capito cosa fosse la sua sofferenza, il non trovar mai pace se non nelle piccole cose. E Klaus non può far altro che essere se stesso, difendersi da un affetto che potrebbe ottenere, specie perché Ansel potrebbe facilmente entrare nella sua sfera emotiva. C’è una parte di Klaus che lo capisce, si vede dagli occhi, eppure lo rifiuta. Non può credere che quel padre abbia osservato solo il buono del proprio figlio, voltandosi dall’altra parte di fronte alle nefandezze che ha commesso. Non può credere che un altro uomo, che avrebbe dovuto essere la sua guida per diventare egli stesso un uomo, possa assumere un parametro di giudizio e di rapporto con lui diversi da quelli di Mikael. Non dobbiamo stupirci di fronte a questa sua reazione, dobbiamo anzi incantarci dinnanzi all’interpretazione di Joseph Morgan: il suo viso esprimeva ciò che dovevamo comprendere del suo tormento, al di là delle battute che un iperprotettivo Klaus avrebbe detto verso se stesso. Kudos Joseph. Kudos.
Scena tra Kol ed Esther: mammina vuole il paletto di quercia bianca, lo rimprovera e se ne va. Kol prende un pugnale e se lo mette in tasca, ma, prima, giustamente, come avevo pensato, gli esce una perla delle sue:
Poi incontra Davina. Kol: “Mi sono fatto la tua trisavola, non l’ho richiamata e lei mi ha chiuso fuori dalla mia tomba/guardaroba. Mi serve il tuo sangue per aprirla, flirtiamo un pochino, arrivo a tanto così dal darti un bacetto, così pratichiamo un sacco di magia nerissima assieme e vediamo di ficcare questo pugnale…”
Davina: “Non essere volgare…”
Kol: “…sfacciatella… Nel cuore di Klaus…”.
Kol ha “ammaliato” le streghe affinché gli forgiassero degli strumenti per usare la magia anche non praticandola, e credo siano gli stessi oggetti oscuri di cui verrà poi in possesso Cami.
A proposito di Cami. Appuntamento con Finn:
Cami: “Rispondo al telefono mentre mi faccio mangiare da un lupo”
Finn: “Ok, ti reggo la birra mentre penso a quanto sia fantastica mia mamma”. Ok, i figli mammoni esistono. Finn è patologico, È quasi “Edipologico”. Mille anni e non riesce a tagliare il cordone ombelicale? Poverina quella che se lo piglia/sposa/ci va a convivere… Sage (la sua ex, morta per mano di Matt che uccise Finn con il paletto di quercia bianca in The Vampire Diaries, ponendo fine a tutta la sua stirpe, tra cui la sua amata appunto, n.d.r.), cara, hai scansato un fosso.
Torniamo a Klaus e a suo padre. Sarà il loro primo unico ed ultimo confronto. Ansel confessa a Klaus di sapere che Hope è viva, poiché, come gli accadeva quando nacque suo figlio, ad ogni luna piena quando si risveglia dalla trasformazione, è lontano da New Orleans e sente il richiamo del suo sangue. Klaus, in un crescendo di emozione, tormento e lotta tra il voler fare la cosa giusta per sua figlia o giusta in generale, decide di uccidere quell’uomo. E lo fa dopo avergli detto che ha atteso troppo per salvarlo, che sarebbe voluto essere suo figlio, ma che ora è un padre e da padre non può essere egoista, non più. Non può lasciarsi andare ad un naturale sentimento di amore filiale verso il genitore, ha bisogno di proteggere la sua bambina, e non importa quante vite spezzerà, lei vale ogni singola morte che causerà. In quell’attimo di addio, in cui il suo viso viene rigato da lacrime di sincero dolore, abbraccia suo padre, dopo averlo colpito a morte, ben consapevole che sta rinunciando forse all’unica possibilità di avere accesso ad un tipo di umanità che gli è stata fino a quel momento preclusa.
Kol continua a flirtare con Davina, ma si nota una certa sincerità nei suoi atteggiamenti. Nel mentre la combriccola delle meraviglie riesce a catturare Finn, con un grande aiuto da parte di Jackson, che salva in extremis Hayley. Tra i due ci sarà anche un sincero confronto, in cui lui le dirà che la accetta per quella che è: una ragazza anche migliore di quella che avrebbe dovuto sposare.
Il dolore di Finn al tradimento di Cami:
Klaus torna a casa e, grazie alle orchidee, riesce ad insinuarsi nella mente di Elijah e a sanare le sue ferite. Si rivolge a suo fratello da bambino, alla parte più vera, sana ed umana che li lega, quella che ad inizio episodio rischiava di soccombere contro un Elijah maturo e sporco di sangue. La preda da bambino, il predatore da adulto. Bellissimo il dualismo tra la pura essenza di Elijah e ciò che gli anni da vampiro hanno celato ai suoi stessi occhi. Stupendo che Klaus sapesse perfettamente a quale delle due parti rivolgersi. Consapevole che il mostro che c’è dentro di lui – dentro Klaus – può essere domato solo dal mostro che Elijah nasconde dentro di sé. L’amore per Hope può arricchirlo o distruggerlo, e lui ammette di aver bisogno di suo fratello.
Klaus: “Noi siamo i demoni in agguato nell’ombra. Noi siamo i selvaggi cattivi, presenti nelle favole raccontate ai bambini, ma non per la mia bambina, non per Hope. Nella sua storia noi siamo i cavalieri dalle armature splendenti. Senza di te al mio fianco, io non penso di poter sopravvivere al mio amore per mia figlia. Ho bisogno di te. Il mostro che è in me può essere controllato solo dal mostro che è in te. Solo insieme possiamo sconfiggere i nostri demoni e salvare la nostra famiglia”.
Il demone dell’Elijah ragazzino è l’Elijah da adulto, che il ragazzino trafiggerà, permettendo a se stesso, secoli dopo in quello stesso sogno, di svegliarsi. Ed è lo stesso Elijah, ripresosi, a sollevarlo dalla colpa di aver ucciso il suo stesso padre: sì, c’è un mostro nel nostro elegantissimo vampiro originario, un mostro che si dà delle giustificazioni, per giunta in modo più naturale rispetto a Klaus. La personalità di Elijah è ben più ricca e indefinita di ciò che pensiamo. Klaus gli parla di suo padre, gli mostra il blocco di schizzi di Ansel, capendo, quindi, che quell’innata sensibilità, quell’amore per l’arte, sono dono di quel padre che non potrà mai davvero conoscere.
L’episodio si chiude con Davina che, risvegliatasi, credendo di trovare ancora Kol al suo fianco, non solo deve constatare che il ragazzo l’ha delusa, ma che ha anche preso il paletto di quercia bianca. O così pensa lei. Esther, dopo aver appreso della morte di Ansel, poiché Klaus glielo ha consegnato impalettato al cimitero, presa sicuramente dalla collera, raggiunge Camille, dichiarando che i suoi figli hanno un debole per lei e imponendo le mani verso la nostra umana, che vediamo sofferente. Non oso pensare cosa le ha fatto. Infine, Kol e Finn sono stati “rapiti” da Hayley e Marcel e consegnati in regalo a Klaus ed Elijah. Sono impaziente di vedere le dinamiche tra i quattro fratelli originali nelle prossime puntate e, ovviamente, non vedo l’ora che torni il mio grande amore: Rebekah!
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