“Wild at Heart” è un altro buon colpo messo a segno da questo ben riuscito spin-off di The Vampire Diaries, che con il suo ultimo midseason finale ha messo a dura prova gli spettatori a causa della faccenda morte/non morte di Camille. E così, appurato che la bella terapeuta di Klaus non è morta (o, almeno, non lo è di fatto) ecco che andiamo a concentrarci sugli effetti che la vampirizzazione ha su Camille e, più in generale, sull’elaborazione del lutto da parte di Hayley e sul tentativo di Davina di riportare in vita Kol e di Elijah di proteggere il suo clan.
Ma partiamo da Cami: da essere una dolce, pacata ed intelligente giovane donna è diventata quasi la copia di Katherine Pierce, doppelganger di Elena Gilbert. Francamente questo repentino cambio di personalità non convince e non trova spiegazione nel trauma dovuto alla nuova “vita” della nostra barista psicologa. L’unica ipotesi plausibile è che la ragazza sia stata asservita da Aurora che le ha detto di tenere un determinato comportamento… Il punto è che la forza del personaggio di Cami è proprio nella sua umanità e nel suo contrapporsi a Klaus sino a diventarne un sostegno ed una bussola morale: speriamo che questa trasformazione in vampira non vada a pregiudicare il bel rapporto che i due hanno!
Per quanto riguarda Davina, la giovane streghetta appare disposta a tutto pur di aiutare l’amato Kol e accetta addirittura un’alleanza con gli Strinx pur di raggiungere l’obbiettivo. Ma il tipo di magia che è costretta a praticare è antica e pericolosa, tanto che lo stesso Kol (qui con il volto del suo interprete originale, Nathaniel Buzolic) le dice di desistere. È chiaro che il loro amore è giovanile e “leggero”: i due si sono conosciuti appena e ora lei è pronta a rischiare tutto per lui. Davina e Kol sono quasi i Romeo e Giulietta di The Originals, ma purtroppo non convincono del tutto: sarà che sono stati davvero troppo poco assieme o che la graziosissima Danielle Campbell non ha molta chimica con Nathaniel Buzolic (mentre la aveva con Daniel Sharman), ma le loro scene non convincono e non accendono gli animi come ci si aspetterebbe da un amore così tormentato.
Intanto, la vera ship bella e tormentata di The Originals – e cioè Elijah ed Hayley – rimane ancora ferma a causa di svariati inconvenienti. Ora la morte di Jackson potrebbe riaccendere qualcosa tra i due che, è chiaro, non hanno mai smesso di pensarsi e desiderarsi: Elijah per Hayley ed Hope c’è sempre stato ed è chiaro che le difenderà qualsiasi cosa accada. Lui e Rebekah sono senza dubbio i Mikaelson che più hanno a cuore l’ibrida e la piccola figlia di Klaus, loro sono il vero cuore (a livello di sentimenti ed attaccamento alla famiglia) degli Originals.
E assieme al suo amore, Elijah intende proteggere anche il suo clan e così si mette sulle tracce degli Strinx e viene da loro introdotto alla loro Congrega di potenti streghe, dove scopriamo nuovi aspetti di questa società segreta. Ma, nonostante tutto l’impegno profuso per salvare se stesso e i suoi cari, scopriamo che l’arma tanto temuta era proprio in casa Mikaelson: il cavalluccio di legno che Klaus diede alla sorella quando erano piccoli e che oggi è di Hope fu ricavato dalla Quercia Bianca in grado di uccidere i primi vampiri. Decisamente una svolta inaspettata resa ancora più interessante dal fatto che il ninnolo è ora nelle mani di Cami: cosa starà tramando la vampira?
The Originals continua ad essere di molto superiore alla sua ormai debole serie madre e continua a dipanarsi in plurime interessanti storyline più adulte ed oscure (almeno per gli standard del canale) e a dimostrare di avere un solido e preparato cast e una sapiente crew. Da sottolineare, in ultimo, la bellezza cromatica e scenica dell’uccisione della giovane strega Strinx Ariane da parte di Elijah: davvero un lavoro pregevole e degno di nota!
Ricordatevi di passare da The Vampire Diaries. The taste of Blood e da The Original Family – How everything began per essere sempre aggiornati sullo show!
Vi lascio con il promo del prossimo episodio: