The Strain – Recensione 3×02 – Bad White

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Questo secondo episodio segna un netto miglioramento dopo un inizio di stagione in sordina e al di sotto dell’alta qualità che da sempre caratterizza questa notevole serie creata da Guillermo del Toro e Chuck Hogan. L’andamento della narrazione è, per forza di cose, frammentato: vediamo Palmer cercare di salvarsi, Fet tentare di uccidere quanti più strigoi possibili, Setrakian confidare nel Lumen, Dutch sopravvivere come possibile e Goodweather ideare un piano per salvare suo figlio.
Il “Bad White” del titolo sembra proprio dedicato a Palmer che, non solo scopriamo finanziare illeciti esperimenti sul sangue degli strigoi, ma che addirittura cercare di tradire il Master e tentare un’alleanza con il professor Setrakian pur di salvarsi da quel mortale meccanismo che sta fagocitando New York e che lui stesso ha contribuito ad azionare. La morte dell’amata Coco, dileggiata perfidamente da Eichorst, brucia moltissimo al miliardario ed è White4parziale causa della sua insubordinazione. Ormai è chiaro, a lui e a noi, che il Master non intende spartire il potere e il dominio sul mondo e ai suoi aiutanti, così facendo, non restano che le briciole. E come dargli torto, allora? Palmer ha sì compiuto azioni nefaste e riprovevoli, ma è sempre stato spinto dal desiderio di avere una salute fisica che non l’ha mai accompagnato e di poter così condurre un’esistenza più “umana”.
Finalmente in questa 3×02 torna Dutch che, badass come al solito, ci mostra ancora una volta di essere una donna dalle mille risorse e in grado di sopravvivere ad ogni avversità: praticamente la donna dei sogni di Fet, che si consola con la pallida imitazione della sua ex fiamma. La parte con la nostra bella hacker è tra le più riuscite dell’episodio: l’inglese Ruta Gedmintas offre ancora una volta un’interpretazione convincente di questa sua eroina per caso, l’irruzione nel grattacielo in cerca di viveri regala momenti di grande tensione e, per certi versi, ricorda la 2×09 e la 2×10 di Fear the Walking Dead, con una dei protagonisti costretta a districarsi tra i lunghi corridoi e le camere di un hotel per fuggire dai walkers. Ma gli strigoi non sono zombie: sono più veloci, intelligenti e letali di questi ultimi e sono diventati ormai un pericolo a livello mondiale.
Difatti, secondo gli ultimi notiziari, New York sta crollando e anche altre città iniziano a risentire dell’epidemia che, ormai è chiaro, non riesce ad essere contenuta in alcun modo. Il Master e i suoi alleati sono troppo potenti e persino il dottor Goodweather inizia a vacillare dinanzi ai loro potenti mezzi: proprio Ephraim, tanto dedito alla missione, decide di tradire i suoi amici pur di impossessarsi del Lumen e scambiarlo con Zach. Per fortuna, a farlo rinsavire, ci pensa Quinlan, che ha più di una questione in sospeso con il capo dei succhia sangue. La sua è una figura enigmatica che affascina in particolar modo per i trascorsi che ha avuto: pensare ad una creatura metà uomo e metà strigoi, alla fatica che deve aver fatto per vivere a metà tra due mondi e alla rabbia nei confronti del suo secolare nemico, è molto affascinante. Speriamo che ci venga fatto vedere e spiegato di più al riguardo!
Intanto, parlando dei villain della serie, si sente – e non poco! – la mancanza del Master e soprattutto di Eichorst, entrambi piuttosto defilati in questo inizio di stagione. Richard Sammel, interprete del vampiro ex nazista, merita tutto lo spazio possibile ed è auspicabile che torni ad essere, come in passato, uno dei volti di punta dello show.
Chiudiamo le considerazioni con Zach e la sua malriuscita fuga dalla madre Kelly che, pur essendo ormai una strigoi, conserva evidenti memorie di ciò che era: il ragazzino si sta pian piano rendendo conto del madornale errore fatto fidandosi di quella che ormai è solo l’ombra di sua madre. E’ comunque molto interessante constatare che in lei – ma di questo eravamo stati avvisati – rimangono frammenti di ciò che era in vita: gli strigoi sono mostri chebad white rispondono in toto al Master, ma che possono in qualche modo diventare “senzienti” grazie al suo volere. Mentre gli altri sono bestie, Eichorst è nel pieno possesso delle sue facoltà e Kelly sembra indirizzata verso quella stessa via: cosa ci riserverà il futuro? Come sfrutterà il Master il vantaggio che ha su Goodweather?
The Strain è sinonimo di garanzia e le premesse per un’altra ricca e soddisfacente stagione ci sono tutte: l’importante è che la storia prosegua senza arenarsi e che non portino troppo per le lunghe la caduta dell’umanità (chi si vuole fare un’idea su cosa potrebbe avvenire nello show può dare un’occhiata qui).

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Vi lascio con il promo della 3×03:

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About Clizia Germinario

Clizia Germinario
Grande appassionata di cinema, serie tv e cucina, ha iniziato ad avvicinarsi al mondo dei telefilm a fine anni ’90, ma ne è diventata addicted solo diversi anni dopo. Non ha un genere preferito, pur avendo una spiccata predilezione per gli show (come i film, del resto!) che parlano di vampiri e licantropi o, più in generale, di sovrannaturale: non per niente il suo serial preferito è l’ineguagliato “Buffy the Vampire Slayer”.

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