The Strain – Recensione 4×08 – Extraction

Dopo la bomba (figurativa) che hanno sganciato nella scena finale dello scorso episodio, ora, purtroppo, ne vediamo la naturale conseguenza, la morte di Setrakian. Al ridosso del finale di serie, in Extraction, assistiamo alla dipartita di uno dei personaggi più importanti, la guida spirituale e materiale del gruppo. Non è un caso che Fet & co. per buona parte della puntata si sentano smarriti e cerchino in tutti i modi di attenersi il più possibile alle parole del vecchio saggio. Il senso di sollievo scaturito dall’eliminazione di uno dei nemici più pericolosi, Eichorst, lascia presto il posto alla frustrazione dovuta al discorso enigmatico di Setrakian.

Il coriaceo ebreo è infatti convinto di aver trovato la chiave di lettura dei misteri racchiusi nel Lumen. Per sconfiggere il Maestro bisogna isolarlo dai suoi aiutanti umani, che a quanto pare sono la causa della sua forza, così da indebolirlo per scagliare poi il colpo finale. Il concetto che il male prospera sulla paura era già stato introdotto ampiamente fin dall’inizio della seria, ma ora diventa reale. Ora bisogna agire, ora è necessario colpire. E ne sono consapevoli anche i superstiti dell’originario gruppo anti vampiri. Ne hanno passate troppe per non capire che questo è decisamente il momento propizio. La morte di Eichorst è un duro colpo al potere del Maestro, quella di Setrakian segna l’inizio della fine.

Dutch, Eph, Fet, Quinlan e Gus, dopo una lunga discussione riescono ad accordarsi sul fatto che non basta avere la bomba, bisogna anche conoscere la posizione del Maestro, sennò tutto il sangue versato e i cari persi non saranno serviti a nulla. L’unico modo per sapere il luogo in cui si nasconde è quello di far “cantare” Mr. Desai, obiettivo che di certo non nasconde anche una certa voglia di vendetta. Il gruppo riesce, anche abbastanza facilmente, ad introdursi nel famoso ospedale prenatale/fabbrica di bloody mary e solo grazie, ancora una volta, a qualcuno che alza la testa e dice basta, riescono a catturare Desai e forse a confermare la teoria di Setrakian. Il modo in cui Dutch lo cattura, conficcandogli una lama nel piede incollandolo al terreno, fa trasparire tutta la sua rabbia, primo per aver saputo che la sua amica ha fatto una brutta fine e secondo poi per tutto quello che ha dovuto subire, per le lacrime appena versate per Setrakian.

Dutch, alla fine dei conti, è il vero personaggio femminile forte della serie. Partita come la traditrice della razza umana, ha saputo riscattarsi alla grande, maturando durante il percorso, imparando e sbagliando a volte, ma sempre con lo sguardo fisso sull’obiettivo. Probabilmente, insieme a Fet, sono stati gli unici a credere veramente a Setrakian, sono stati tutto quello che doveva essere Eph in quanto protagonista principale. Non è una caso che sia Fet a prendere il posto di guida del gruppo, sono tutti coscienti che Eph ha un punto debole alquanto significativo, il figlio. E infatti non passa molto tempo che il Maestro decide di far scendere in campo Zack, il ragazzino saluta velocemente la sua vampi-fidanzata e il vampi-cane e mette in moto la trappola per il padre.

Cosa avrà pianificato il Maestro? Quale sarà la sua vendetta per la morte del suo braccio destro? Eph cadrà nella trappola? (Sicuro). Chi sarà colui che dovrà compiere l’estremo sacrificio? Sono rimasti solo due episodi e le l’andamento si preannuncia tanto pericoloso quanto definitivo.

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Stay tuned

Serendipity

Per descrivermi basterebbe dire che sono un'accozzaglia di immaginazione, sogni e passioni. Archeologa con mille interessi come la lettura, il cinema, il basket, la danza e la fotografia. Sono cresciuta a pane e serie tv. In tempi non sospetti ero già un'addicted di telefilm come Stargate SG1, Streghe, Buffy-l'ammazzavampiri, Xena:la principessa guerriera, Hercules, Sex and the city... fino ad arrivare ad oggi dove riconosco i giorni della settimana solo in base alla puntate che devo vedere.

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