The Vampire Diaries – Recensione 8×05 – Coming Home Was A Mistake

Dear Elena,
i giorni passano, le settimane volano, i problemi aumentano così come la cellulite sulle cosce dopo il mezzo chilo di Nutella che ti mangi in solitaria col mestolo da minestra, convinta che quelle calorie non contano perché nessuno ti ha visto fagocitarle a quattro ganasce.
Che il 2016 non fosse l’anno dovevo capirlo già dalla mezzanotte e zero uno del primo gennaio, quando a momenti stavo per fare un ingrandimento facciale sul pavimento del ristorante mentre facevo il trenino in preda alla sbronza e ai festeggiamenti.
‘Colpa dei tacchi e di tutto quello che te sei bevuta, compresa l’acqua del cesso del locale’, mi risponderai tu, e in parte hai ragione, ma credo anche che avrei dovuto tenere maggiormente in considerazione quel segnale premonitore.
Ogni anno è fatto a scale, c’è il mese che scende e il mese che sale, e così tra alti e bassi si arriva alla fine arrancando sui gomiti.
L’unica cosa che è salita con certezza è la misura del mio girovita, così come il crimine da ergastolo da 41bis nei confronti di Paolo Fox, che continua a ciarlare di fortuna, soldi, sole, cuore e amore quando invece non c’ho più nemmeno la gioia di andare a comprare da Zara, con i prezzi lievitati come il panettone a Natale quando invece è nata per permettere anche a noi poveri di vestirci e di non andare in giro come faceva Aladdin per Agrabah.

Questa settimana è Alaric a scriverti la pagina di diario, forse perché Stefan ha finito le Smemorande del 1800 e deve andare a comprarne di nuove giù in paese.
Fatto sta che sarei più tranquilla se non lo leggessi il suo diario.
Non perché voglia fare la Jessica Fletcher della situazione, ma perché temo per la tua incolumità e che tu possa pungerti il dito con il fuso di un arcolaio e morire, senza che le buone fate riescano ad arrivare in tempo e trasformare la maledizione.
Forse mi preoccupo eccessivamente, ma con Alaric nei paraggi anche la sfiga si tocca i gioielli di famiglia.
Nonostante tutti i tuoi amici abbiano speso un minuto all’inizio dell’episodio a fare la marchetta alla Apple, a Mystic Falls continua a non esserci la connessione Wi-Fi, quindi continuo a salvarti gli episodi in una cartella del mio computer, anche se credo che poi te li copierò in una chiavetta, così te li potrai vedere con più comodità dal televisore di casa.

Christmas is coming, mia cara Elena.
Non voglio metterti ansia, ma in TV è da poco passata la pubblicità del pandoro Bauli e a breve dovrebbe seguire anche quella della Coca-Cola.
Quindi mi sento di ribadire che il Natale è vicino. Bisogna prepararsi di nuovo psicologicamente ad affrontare pranzi, cenoni, tè pomeridiani con parenti e amici, a mettersi il maglione con le renne e la slitta che mi ha sferruzzato e regalato lo scorso anno mia zia Pina, la zia zitella con i gatti e la puzza di naftalina, e a cercare di non mandare a fanculo i parenti quando ti chiedono ‘Allora, il fidanzato?’.


Ho già deciso che risponderò anche io come Damon con ‘Salsa di mele e pinguino’ così da confonderli, scioccarli e sperare in una resa.

Occhi languidi in studio e durante le esterne tra Claudio e Mario. Maria gongola sulle scale, approva e benedice, mentre Francesco rosica come un criceto rosica il suo semino di girasole, si alza ed esce dallo studio. Spero che si scialli in fretta e lasci il posto al true love perché, se mi permetti la citazione, ‘I care about you, Francesco, but it’s always gonna be Mario’.
E quindi, tra un rewatch e l’altro della loro ultima esterna, vado subito ad aggiornarti sulla situazione in quel di Mystic Falls.

Tyler Lockwood è morto per davvero e a quanto pare non frega a nessuno di resuscitarlo.
Sai, non sono sconvolta per la morte del tuo amico, ma piuttosto dal fatto che forse per una volta un morto rimarrà tale.
Quindi ci si deve organizzare per il funerale. Se c’è un’attività che a Mystic Falls continua ad avere una vita rosea e senza problemi di tipo economico con rischio di fallimento è proprio l’agenzia di pompe funebri, tant’è che il proprietario è riuscito a comprarsi una villa a Malibù vicino all’ex residenza dei Brangelina.

Damon purtroppo è ancora una mina vagante, perciò Stefan è costretto a ricorrere agli estremi rimedi per cercare di salvarlo.
Imbottito di verbena e legato alle catene perché dovrà soffrir le pene, le pene della prigion: Stefan è favoloso come i suoi capelli quando di tratta di piani di salvataggio estremo.
Ovviamente non poteva finire così, a tarallucci e vino come se niente fosse.
Ci sono ancora undici episodi da vedere e Paola Ariel Perego non poteva certo starsene per sempre rinchiusa nel ripostiglio delle scope.
È logico che farà una fine caprina come tutti i cattivoni che si sono susseguiti in TVD, presentati come i bad villains in grado di far venire il cagotto anche a chi non segue lo show e poi schiattati in modo talmente ridicolo che manco Mitch Leery che muore in un incidente mentre cerca di recuperare una pallina di gelato.

Ariel Perego è sempre più odiosa e viscida. E non lo dico solo perché è un pesce anche se non ha le squame come dovrebbe avere una sirena che si rispetti, ma perché ha una risatina odiosa e ancheggia come se stesse scendendo lecattura scale dello studio di Maria e andare a corteggiare Riccardo.
Non vorrei farti agitare, ma da amica sincera, bisogna che te lo dica.
Quella ha messo gli occhi su Damon: lo guarda a mo’ di triglia cotta al vapore e sta sicuramente immaginando di limonarselo duramente contro il distributore di un motel perché è una copiona demmerda e di convolare a nozze su una spiaggia, con il sole che tramonta sul mare e Stand by Me degli Oasis come colonna sonora per il loro primo ballo.
Lo sta intortando tipo come Giorgio Mastrota quando cerca di venderti la batteria di pentole di Mondial Casa il pomeriggio su Canale 5 e quello ci sta cascando come un pirla.

Tata Seline invece continua a seguire il manuale prestatogli da Tata Francesca sul metodo educativo delle Giovani Marmotte, impartendo la prima lezione alle figlie di Alaric su come si accende un fuoco e poi mettersi in cerchio con la chitarra e cantare insieme la Cumbaia.
La prima lezione va molto bene, le piccole si applicano e si impegnano con costanza tanto da riuscire anche in un bel barbecue, precisamente quello dell’assistente di Alaric, schiattata la scorsa settimana senza aver nemmeno limonato il nostro Sfigaman. A quanto pare la iella gliel’ha trasmessa per osmosi, aiutato anche dal potere del Cristallo di Luna delle Guerriere Sailor.
Bonnie è riuscita a far ritornare in sé Enzo. Ha dato fuoco alla loro casa pur di salvarlo e ora dovranno barboneggiare un letto a casa di Stefan e scroccargli a sbafo pure il Wi-Fi, però si amano e sono felici e forse, se alla Julie Plec girano bene i profiterol alla crema, riusciranno a convolare a giuste nozze, così Bonnie non farà la fine della mia zia Pina.

Lo so che dico sempre che Matt Donovan è utile come Nate Archibald in Gossip Girl, come un flacone di gel in mano a Lord Voldemort, però stavolta mi devo ricredere.

È riuscito finalmente a rendersi utile dopo anni di trasformazione passiva dell’ossigeno in anidride carbonica e per celebrare al meglio l’evento ho pure stappato una bottiglia di Bourbon invecchiato di 10 anni.
Credo che ora sia il momento di esclamare un sonoro ‘E ammo’ son cazzi!’ dato che le gemelle sono scomparse con la tata pazza e la Scooby Gang sarà impegnata nella loro ricerca.

Con la promessa di continuare ad aggiornarti, ti ricordo di passare da The Vampire Diaries & The Orginals Streaming Italia e da HIC ET NUNC. ϟ non appena avrai recuperato un iPhone e una connessione Wi-Fi.

Tua Anna

About anna_who

Top 5: LOST, Doctor Who, Sons of Anarchy, Sex and The City, Game of Thrones. Classe 1990. Ama alla follia lo sci-fi, il fantasy e tutto ciò che implica il genere soprannaturale. L'incontro con le serie tv avviene in tenera età, quando i suoi la iniziano a Charmed, X-Files e ER. Trascorre l'infanzia tra le crisi adolescenziali dei ragazzi di Capeside e le avventure della Scooby Gang: è a questo periodo che risale la comparsa di alcuni sintomi della telefilia. La sua dipendenza non ha trovato altra cura se non quella di assecondare la sua innata capacità di guardare un episodio dietro l'altro fino a farsi bruciare gli occhi.

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