Dopo una Season première cruda e sanguinolenta dello show record d’incassi, arriva “Strangers”, un episodio apparentemente tranquillo che ci lascia però con un cliffhanger finale da urlo.
Questa stagione credo sia cominciata particolamente bene, di fatto l’unico elemento che alcuni spettatori hanno spesso classificato come “macchia della serie”, ovvero la lentezza in cui si verificavano alcuni fatti, per il momento sembra essere un fattore non presente. Sono andati in onda solamente due episodi, ma sono già successe un sacco di cose, che ci portano ad alcune riflessioni su quello che sta accadendo e accadrà alla “Gang del Bosco” o se preferite a “Rick & Co. Spa”.
Per prima cosa lasciatemi dire che ero totalmente convinta che tutta la stagione sarebbe stata girata a “Terminus” (visto l’andazzo delle stagioni precedenti) e invece sono rimasta stupita da questo repentino cambiamento di location, tratto che ricorda un po’ la prima stagione e che apprezzo particolarmente. Abbiamo visto come i nostri amici si siano finalmente riuniti e come la voglia di ricominciare sia l’elemento che accomuna ognuno di loro.
In prima linea troviamo una Carol vincente, una donna con una grande forza e tenacia da riuscire a salvare tutti, una donna che forse i primi tempi che l’avevamo conosciuta potevamo non stimarla come adesso, ma ora sappiamo che Carol è un personaggio trionfante. Quasi commovente l’abbraccio dello scorso episodio tra Carol e Daryl e i loro momenti insieme in questo episodio: i due non si dicono molto, ma si capiscono anche solo grazie ad un gioco di sguardi, perché tra loro c’è di più che una semplice amicizia, c’è un legame particolare che non si può descrivere, ma che si respira in ogni scena dove sono entrambi presenti.
Rick sembra essersi pentito di aver mandato via Carol dalla prigione, adesso, dopo che lei ha salvato la sua pellaccia e quella del resto del gruppo, la rivuole vicino. O meglio, le chiede se loro possono stare insieme a lei. Questo momento l’ho trovato molto intenso e toccante. Rick ha capito che le persone non sono sempre buone o cattive, a volte, anche se prendono delle decisioni con le quali lui non è d’accordo, possono rivelarsi buone. Carol è legata al gruppo, e anche se non ha dato proprio a vedere di aver sofferto per la separazione, lei è stata male, perché il suo posto è con loro. E credo che gli sceneggiatori qui abbiano fatto una scelta giusta. Se Rick non avesse fatto questa mossa, ci sarebbe stato un duello all’ultimo sangue tra i due, cosa che ovviamente non poteva avvenire, quindi Carol è ufficiamente tornata ad essere una di loro. Adesso la donna sembra essere turbata da qualcosa, ma cosa?
Mentre il gruppo girovaga nei boschi per trovare delle provviste, s’imbatte in un nuovo personaggio: Padre Gabriel. Dopo averlo salvato, il prete porta tutti nella sua chiesa, ma nessuno si fida di lui al cento per cento, soprattutto Rick. Ma chi è questo uomo? E come ha fatto a sopravvivere fino a quel momento se dice di non aver mai ucciso né un uomo, né un walker? Sicuramente nasconde qualcosa e lo abbiamo capito. Ad ogni modo s’intuisce che Gabriel ha paura degli zombie e 
non ha nessuna intenzione di provare a combatterli. Sarà la sua fede che glielo impedisce? Oppure, oltre al fatto di aver avuto sicuramente un rapporto con la donna walker (forse era la moglie? Dalla foto si potrebbe intuire così), conosceva anche tutti gli altri che erano rinchiusi in quel negozio? Spero che ci rivelino qualcosa di più su questo personaggio, anche se io una teoria l’avrei: secondo me lui dà ai “Cannibali” delle persone da mangiare e loro in cambio proteggono la sua chiesa. Ma questa è solo una mia congettura, potrebbe rivelarsi una stupidaggine già dalla visione del prossimo episodio.
Rick non si fida per niente del nuovo arrivato e sicuramente fa bene, ma cosa è successo a quest’uomo? Sembra aver riacquistato i gioielli di famiglia! Nella scorsa stagione era un uomo distrutto, stanco e provato da ciò che gli era accaduto in passato, tra la morte della moglie, la storia del governatore e la perdita di altri elementi del gruppo, adesso sembra aver ripreso le forze, pare un uomo più forte e forse anche più saggio. Almeno ora non lo vediamo fare l’agricoltore!!!! Ma sarà giusta questa volta la sua scelta? Sarà una cosa intelligente andare a Washington? Al principio non era per nulla convinto, ma dopo aver sentito il discorso del comandante, qualcosa in lui gli ha fatto cambiare idea, sarà stata l’idea di diventare un eroe, oppure la quantità di vino che ha bevuto? Non lo so, ma il comandante nasconde qualcosa. Quale sarà questa benedetta cura? Ma poi, esisterà davvero una cura a tutto questo?
Ancora una volta in questo episodio è stato fatto notare come l’uomo sia più pericoloso degli zombie, e questo è sempre il tema centrale di questa serie Tv. I walkers ormai sono solo un contorno, è facile farli fuori, quando si sa ormai come farlo, il più è riuscire a mettersi in guardia dai vivi. Quando il mondo va a scatafascio l’uomo diventa cattivo, avaro e a volte pazzo; non ci si può fidare di nessuno, nemmeno di chi apparentemente sembra volerti aiutare (vedi Terminus), bisogna sempre stare sull’attenti, come raccomanda Rick a suo figlio Carl, tenere sempre gli occhi aperti, perché la minaccia è quasi sempre imminente. Questa non vi sembra un po’ la metafora della nostra società odierna? Anche se le circostanze sono diverse, di chi ci si può fidare al mondo d’oggi? Non bisogna per forza aspettare una crisi apocalittica, o un virus che porti tutti a diventare dei “mangia cervelli” per aver paura, bisogna sempre stare attenti, perché quando c’è una situazione critica l’uomo tende a tirare sempre fuori il peggio di se stesso. La morale è cristallina: Non aver così paura dei non vivi, abbi più paura dei vivi.
Parliamo per un momento di Carl: a prescindere che non sopporto questo ragazzino, ma è una mia opinione, adesso si è messo pure a fare il “Detective Conan”? Ma perché gli autori gli fanno fare queste figure grame? Già non è un personaggio particolarmente amato dal pubblico, secondo vari sondaggi, in più se oltre che al rompipalle gli affibbiano anche queste cose… Ad ogni modo sembra che il suo rapporto con il padre sia migliorato notevolmente, infatti adesso ubbidisce e non prende più decisioni a cavolo. Anzi, ha dimostrato di avere ancora “un cuore” facendo notare al padre che loro le persone le aiutano, non le lasciano morire.
L’INDIZIO:
Michonne. Non ci è stato detto molto in questo episodio sulla donna, ma c’è stata una scena in cui ha rivelato di non sentire la mancanza della sua spada (elemento che la simboleggiava), ma di sentire la mancanza di Andrea e di altre persone. È stato bello sentirglielo dire, anche se io per tutto il tempo ho pensato “La spada, la spada!!! Come farà ora senza?”. Comunque Michonne è davvero un grande personaggio, e anche con due battute in croce riesce a darmi qualcosa.
Ma veniamo all’avvenimento fondamentale dell’episodio: il cliffhanger finale. Per tutta la durata di “Strangers” ho pensato che Bob avrebbe fatto una brutta fine. E così è stato. Sapevo che i “Cannibali” non sarebbero potuti morire tutti, ma non credevo che sarebbero riapparsi così presto e in questo modo. Comunque il povero Bob è stato mangiato. Questa era stata preannunciata come la stagione più sanguinolenta tra tutte, e credo che con la storia del cannibalismo ne vedremmo delle belle… O delle “schifose”, per chi è sensibile alla vista di certe cose. Ci hanno lasciato con il fiato sospeso alla fine di questo episodio, quindi non vedo l’ora di vedere il prossimo per sapere cosa accadrà a Bob… Se lo mangeranno a pezzettini?
Le domande ora sono moltissime: dov’è Morgan? Perché è sulle tracce di Rick e i suoi? Quali intenzioni ha l’uomo? E inoltre, che fine ha fatto Beth? Riusciranno i nostri eroi a salvarla?
Nel complesso l’episodio mi è piaciuto, certo si ricade sempre nelle stesse cose, ma si sa il fumetto non mente mai. Spero solo che la stagione non sia girata tutta nella chiesa perché se no mi sparo, ma dalle immagini della sigla non sembra… Pare che il bosco sia la mecca della Season 5.
Vi lascio con il promo del prossimo episodio!
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