The Walking Dead – Recensione 7×01 – The Day Will Come When You Won’t Be

Dopo sei stagioni, The Walking Dead è arrivato ad un punto della storia dove cambierà tutto. Ormai chi guarda lo show si deve dividere tra chi legge il fumetto e chi guarda solo la serie. I primi avevano delle aspettative enormi sulla puntata che, ammetto, sono state pienamente soddisfatte, gli altri non avevano la minima idea a cosa sarebbero andati incontro.

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“The Day Will Come When You Won’t Be” è il cartellino da visita di Negan, di un personaggio che vedremo a lungo. È completamente pazzo quanto astuto, riuscendo a prendere il gruppo di Rick in una trappola e fargli vivere la notte più brutta della loro vita. Il gruppo deve pagare per le perdite di Negan e alla conta esce Abraham che si prende violentemente le randellate di Lucille. E qui arriva la sorpresa per molti, perché Daryl reagisce, si teme per lui e invece ci rimane secco pure Glenn. Ecco, la parte di Glenn è perfetta, totalmente presa dalla storia cartacea, lui che prende una botta così forte da fargli uscire l’occhio sinistro mentre tenta di chiamare Maggie, fino alle violentissime randellate che polverizzano il suo cranio. È stata estremamente violenta la cosa e molti sono rimasti scioccati, ma doveva andare così perché è veramente questa la storia, senza contare che se non vedete solo The Walking Dead, credo che abbiate visto di peggio. E la puntata continua con le torture di Negan in una parte che stava per trarre in inganno pure i lettori, per quello che poteva succedere. Rick viene portato da Negan a fare un giro, come il gatto che gioca con il topo, facendogli patire le pene per rimanere in vita, fino a riportarlo dagli altri. Qui viene coinvolto Carl, mentre Rick si vede costretto a dover tagliare il braccio al figlio. È probabilmente la parte che più mi ha fatto paura, perché totalmente imprevedibile, ma alla fine Negan ferma tutto, con un Rick completamente in lacrime. Nello stesso momento, ritengo sia uno dei migliori momenti delle ultime stagioni, Andrew Lincoln è stato bravissimo a dimostrare tutto il disagio di Rick Grimes.

Negan, nel giro di una puntata, ha totalmente annichilito Rick e il gruppo. L’unica a mostrare un attimo di appiglio è proprio Maggie (che mi chiedo come mai non abbia avuto un aborto spontaneo dopo tutto questo stress) che si mette in piedi per prendere i cadaveri dei loro cari. Per Rick invece sono crollate tutte le certezze, da leader a pecora agli ordini di Negan. Contando che Negan si porta via pure Daryl, il gruppo ha perso 3 persone importanti. Abraham e Gleen erano da tanto nel gruppo, specialmente il secondo che faceva parte degli “Atlanta 5”, cioè i 5 personaggi ancora in vita dalla prima stagione. Sono morti che rimbalzeranno come pallina in un flipper tra i sopravvissuti del gruppo. La settima stagione è un nuovo inizio per la serie, per andare oltre i suoi limiti che si è sempre imposta, e ormai tenere conto del fumetto è diventata una cosa fondamentale per darci puntate come queste. Noi lettori sappiamo cosa verrà e non vediamo l’ora. Speriamo solo che si continui con questa strada, perché oltre lo shock che personalmente non ho avuto, voglio il divertimento e il coinvolgimento, cosa che ormai mancava da stagioni. E preparatevi perché il meglio deve ancora venire.

Vi lascio con il promo della prossima puntata e l’invito a passare dalla pagina di Norman Reedus Italia per ogni info su questo show.

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About Wilfred

Wilfred
Quando nel 2007 ho scoperto che per vedere le ultime due stagioni di OZ dovevo usare i sub in inglese, è stato l'inizio della fine.

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