The Walking Dead – Reedus parla della difficile scelta di Daryl

Se qualcuno ha mai dubitato della forza di Daryl Dixon, l’ultimo episodio di The Walking Dead lo avrà costretto a ricredersi.
In quest’intervista l’attore risponde a qualche domanda in merito a “The Cell” e alla difficile scelta che il suo personaggio ha dovuto affrontare.

La prima volta che vediamo Daryl è nudo nella sua cella. Quanto freddo faceva?
Parecchio, devo dirlo. Ma soprattutto era molto sporco, era strano star lì seduto completamente nudo.

Hai parlato di sporco e in passato hai detto che ai produttori piace farvi vedere sporchi nello show, ma mai lo sei stato quanto in questo episodio. Ti aggiungevano di continuo polvere e fango addosso?
Addison, il ragazzo che si occupa del make up, me ne metteva costantemente un po’ addosso. Sì, penso sia stato uno dei miei momenti più sporchi nello show, se non il più sporco. Sono davvero contento di non avere più quella strana tenuta da prigione che mi avevano dato, pungeva ed era fastidiosa. È stato disgustoso.

Abbiamo visto Daryl torturato con quell’orribile musichetta. L’hanno mai messa sul set? Sapevi che canzone avrebbero usato?
Non ho visto l’episodio e non conosco la canzone. So che inizialmente era stata pensata come una canzone per bambini molto piccoli, ma non riuscivano a trovarla. Penso sia difficile azzeccare la musica in una scena di tortura.

Tutto l’episodio è una grande battaglia fra forze di volontà ed una giustapposizione fra Daryl e Dwight. Si pensi al momento in cui Daryl dice che non si inginocchierà mai e Dwight gli dice che all’inizio anche lui aveva detto lo stesso. Al che tu replichi “lo so”. Dwight vuole spezzare la tua volontà solo per giustificare la sua decisione, ma Daryl vede in lui esattamente quello che non vuole diventare?
Penso proprio di sì. C’è qualcosa di molto strano che va avanti fra loro due nell’episodio, ricordate che si erano incontrati prima e lui sembrava un bravo ragazzo, finché non si è rivelato come uno degli schiavi di Negan. E penso che Dwight adesso vorrebbe ritornare indietro nel tempo e cambiare le cose, mentre Daryl vede una piccolissima parte di buono in lui. Per ora però vuole solo ucciderlo.

Alla fine però gli dice che ha capito perché lo ha fatto, dicendogli che lui l’ha fatto pensando a qualcun altro.
Esatto, il che è nobile, ma è esattamente la ragione per cui Daryl non può agire come lui.

Amo le due scene fra te e Negan: nella prima Daryl è imperscrutabile e non vacilla nemmeno dinanzi alla possibilità di essere colpito con Lucille, nella seconda invece sembra stia per cedere finché non risponde che lui è Daryl, non Negan. C’è un momento in cui è tentato di cedere, scendere a patti? Cosa gli passa per la testa?
Innanzitutto, nella prima scena nella cella Daryl pensa di meritarselo. Non può però dire di essere Negan perché questo manderebbe in frantumi tutta la speranza che aveva Glenn, l’ottimista del gruppo. Era suo amico e l’unico barlume di umanità che gli rimane è salvarsi la faccia per il suo amico. È l’unica cosa che gli rimane.

C’è una parte di Daryl che desidera semplicemente che Negan lo finisca? Specialmente la prima volta, quando finge di colpirlo e Daryl non batte ciglio. Parte di lui è pronta a farla finita?
No, Daryl è un combattente. Combatte fino alla fine, ma pronunciare ad alta voce il suo nome invece che quello di Negan è l’ultimo barlume di sé che ha per sé e per i suoi amici. Immagino pensasse di venire ucciso all’istante, sta acconsentendo ad essere torturato ancora, ma lo fa per i suoi amici.
Non può dire che è Negan, non lo farà mai. Ma le emozioni per Daryl sono difficili, puoi picchiarlo e dargli da mangiare cibo per cani, lo sopporterà: ma quando si tratta di emozioni, per lui sono difficili, sta ancora imparando e quelle sono le cose che gli danno fiducia e speranza, non può lasciarle andare perché sono tutto ciò che gli rimane.

Cosa ci dici della scena in cui Dwight gli mette la polaroid nella cella e Daryl perde completamente il controllo? Come hai fatto a riprodurre la scena?
Penso che parte di me rimanga lì sul ciglio del baratro per buona parte della giornata, ma poi si torna indietro. Lo senti, ti metti in posizione fetale e lo senti. Penso che i primi tempi nello show mettevo su un po’ di musica e lasciavo che mi entrasse nella testa. Adesso, invece, dopo che sei stato nello show così a lungo, ti basta premere un interruttore apposito, alla base della testa, e non è difficile. È più arduo tornare indietro. Non è uno scherzo o cosa. Cominci alle 1 pm e finisci verso le 6, più o meno. Funziona pressappoco così.

Sembra una giornata piuttosto brutta.
Fa schifo, non sto scherzando. Non è divertente. Non sono quel tipo di attore che riesce ad alzarsi, bersi una coca, parlare con tutti e poi tornare indietro, non sono Meryl Streep. Sai che intendo? Devi soffrire finché non finisce e poi andar via. Avviso la crew, perché è un set così confortevole, in cui tutti si fidano e ti permettono di fare cose del genere. Non parlano e scherzano nella cella, è un set molto serio e tutti vogliono che in tv arrivi il meglio. Quindi ti permettono di andare lì, è come un gruppo di supporto e sono molti rispettosi degli attori. Non penso sarebbe così con qualsiasi crew.

So che siete vicini a chiudere le riprese di questa stagione. Ovviamente non vogliamo sapere nulla di cosa esattamente tu stia filmando, ma com’è vedere la luce alla fine di quello che presumo sia stato un tunnel molto buio?
È stata una stagione ricca di emozioni per tutti. È diversa. Voglio dire, la scorsa settimana abbiamo visto cose divertenti ma anche roba molto seria, e poi è una stagione davvero dark e si spera ci sia una luce alla fine del tunnel. Devi essere spezzato più volte per capire come rialzarti e penso si tratti prevalentemente di questo.

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