In una intervista rilasciata qualche mese fa a HobbyConsolas, resa pubblica solo in questi giorni, Henry Cavill ha parlato di Geralt di Rivia e di The Witcher, la serie Netflix il cui arrivo è previsto per la fine del 2019.
Come già sappiamo, Henry Cavill è stata la scelta finale per interpretare il personaggio di Geralt di Rivia, lo strigo dai capelli bianchi protagonista del ciclo di romanzi “The Witcher” dello scrittore polacco Andrzej Sapkowskj.
Una scelta fatta da Lauren S. Hissrich basandosi sul fatto che Cavill, oltre che un ottimo attore è anche un fan sfegatato dei libri e dei giochi. Stuzzicato sulle su preferenze ludiche, Cavill ha risposto:
The Witcher 3 ma amo anche i giochi Total War, ogni volta che entro in uno di questi, tendo a giocare fino alla morte finale. C’è qualcosa nella strategia, nella battaglia in prima linea che adoro.
Riguardo al suo rapporto con The Witcher e sul suo personaggio aggiunge:
La mia versione di Geralt è fedele ai libri e sono sicuro che sia lo stesso per il personaggio del gioco perché sono un grande fan del gioco. Per dirla in modo semplice, il cuore di Geralt è quello di un vero cavaliere errante, ma esteriormente, la sua visione è stremata dall’oscurità del mondo e da tutti.
All’inizio puoi trovarlo duro, ma se lo osservi a lungo capisci che è il contrario. Dentro di sé ha l’animo del cavaliere, ma esternamente guarda altrove e trovo straordinario tutto questo perché anche se è ciò che è, esteriormente è qualcosa di diverso.
L’intervista prosegue con domande più dirette su The Witcher e su come egli si sia connesso con il personaggio di Geralt.
Penso che ci sia un po’ della persona che voglio essere, Quello che voglio essere, essere questo personaggio. Ho anche dubbi simili a quelli di Geralt sul mondo e vedo qualcosa di diverso nell’approccio con Geralt. Una domanda difficile a cui rispondere…molto personale. Credo che una parte di me vibri in lui, perché c’è sicuramente una parte della sua personalità che coincide con la mia.
Henry Cavill ha parlato anche di come sia stato lavorare in una produzione seriale Netflix, Ecco cosa ha detto:
E’ stato fantastico. Torno a questo genere di cose, (Cavill ha già lavorato in serie TV come i Tudor P. Es), quelle che vivo e respiro nel mio tempo libero, in cui posso avere un mio impegno quotidiano.
…Sembra un’opportunità straordinaria, soprattutto in questo momento in cui la televisione è considerata una delle principali forme di narrazione legittima.
Ed è un’alternativa in cui posso davvero raccontare meglio la storia di Geralt, e spero che per molti anni continui a essere un sogno diventato realtà.
Difficoltà nell’interpretazione.
Sulle scene più difficili da girare in The Witcher, Cavill non ha potuto entrare nei dettagli per ovvie ragioni ma ha confessato di aver lavorato a sequenze le cui riprese sono durate anche due settimane con una grande varietà si situazioni interpretative e scene d’azione eccezionali.
Dopo 2 settimane passate dormendo pochissimo, la stanchezza si è fatta sentire verso la fine.
The Witcher è sicuramente una serie di intrattenimento ma ha anche elementi di tipo politico al suo interno. Ecco come Henry Cavill descrive la serie a chi non ha mai letto i lbri o giocato.
Direi che è difficile da spiegare. Hai l’occasione di seguire un personaggio (Geralt) piacevolmente apolitico. Allo stesso tempo è controverso e politicamente corretto, almeno secondo il suo punto di vista.
Questa sua natura “alienante” rispetto al mondo che lo circonda, rende Geralt un eroe che non ti aspetti e probabilmente non lo è se pensiamo a come è stato trattato dal mondo. Ma fornisce esempi meravigliosi dell’essere eroe perché lo è in fin dei conti.
Nel proseguimento dell’intervista Cavill si sofferma sull’aspetto fisico di Geralt e di come si sia dovuto sottoporre a una particolare dieta e duro allenamento per rientrare nel canone fisico di The Witcher, che ovviamente è differente da Superman.
Ovviamente si è anche soffermato sulla principale arma di Geralt e cioè la spada(sia quella d’acciaio che quella d’argento) e le sue abilità:
Usare una vera spada è davvero qualcosa difficile da fare per lungo tempo. E se si pensa che Geralt la usa fin da quando era un ragazzino, allora devi proprio entrare nella sua pelle e questo è molto difficile da interpretare. Voglio che il suo personaggio appaia incredibilmente magro ma allo stesso tempo temibile.
Geralt e le donne in The Witcher.
Infine l’intervista si conclude con una domanda sul rapporto che Geralt ha con le donne, che sono figure molto importanti all’interno dei libri e anche dei giochi.
Credo che per Geralt, nessuna sia davvero importante, o almeno lui pensa così. Inconsciamente però tutte diventano importanti per lui. Ha una connessione fantastica con la madre che ha perso ma che è incredibilmente radicata dentro di lui. Non sto dicendo che ha avuto problemi nel rapporto con la madre, ma riflette questa sua connessione persa sulla sua vita. Chiunque abbia letto i libri o perfino solo giocato ai videogames, sa che ci sono molti bellissimi personaggi femminili e non entro nei dettagli, ma sono figure fantastiche che diventano guide eccezionali per Geralt che hanno grande influenza su di lui.
The Witcher Netflix, sarà presente in forze all’imminente Lucca Comics and Game, dove sarà anche presentato il secondo Trailer della serie oltre a diversi incontri legati sia ai libri (l’autore sarà presente per presentare la nuova versione dei suoi romanzi pubblicati in Italia da Editrice Nord), che alla serie TV che potrà contare sulla presenza di Lauren S. Hissrich, la creatrice della serie, le attrici Freya Allan (Ciri) e Anya Chalotra (Yennefer).
Sarà inoltre presente anche il produttore polacco Tomek Baginski e il costumista Tim Aslam per una vera e propria full immersion nel mondo fantasy di The Witcher.