La critica principale che si può addossare a Timeless è quella di essere molto “americana” nella sua struttura generale. I fatti storici riguardano sempre e solo esclusivamente eventi della storia americana: Dall’Hindenburg ad Alamo. Ci si scorda però che la serie è americana e sebbene poi sia venduta (a proposito, arriverà in primavera in Italia con la Fox) in tutto il mondo, le tematiche che affronta devono per forza essere molto americane e i fatti ben conosciuti alla maggior parte delle persone che guarda la serie. Un po’ come lamentarsi dei polizieschi o dei legal, ambientati in realtà prettamente americane che con la nostra realtà non hanno praticamente nulla a che vedere.
Nel caso di Alamo non ci si allontana troppo da questa falsariga, ma più degli eventi, che comunque noi tutti conosciamo per i libri e per i film che ne sono stati fatti, a noi interessa capire i meccanismi psicologici dei 4 protagonisti principali e quindi proviamo a vedere le cose dalla loro prospettiva.
Lucy vorrebbe fare chiarezza circa il suo passato e scoprire qualcosa di più su suo padre. La tensione fra lei e la madre è ormai palpabile e l’abbiamo notata da qualche episodio. Abbiamo visto anche come Lucy, pur di rivedere la sorella, sia pronta anche a ritrovarsi una madre malata. Ci si chiede a questo punto cosa non è disposta a sacrificare affinché la storia non cambi.
Ho trovato quindi molto tenera la scena di Lucy accoccolata fra le braccia della mamma alla ricerca di una voce amica, di una parola che la tranquillizzasse in mezzo a un mondo che poteva sparire da un giorno all’altro se lei o il suo team avessero dato mano libera a Flynn.
Il tormento che abbiamo visto anche nell’episodio precedente è ora qualcosa che sta quasi soffocando la mente di Lucy. Fuggire da quella realtà modificata dopo Hindenburg sembra sia la sua valvola di sfogo per non affrontare una vita che lei non ha mai vissuto.
Wyatt, lo sappiamo, è un soldato e gli ordini vanno eseguiti. Ma prima di tutto è un uomo distrutto e senza nessun conforto interiore. Perfino la scena in cui si svolge la battaglia di Alamo è per lui fonte di incubi nei quali rivive la sua esperienza di soldato nelle zone di guerra. Il suo ordine è quello di uccidere Garcia Flynn. Non interessa a Connor che venga interrogato e già questo fa pensare non in modo positivo a tutta la faccenda di Rittenhouse. Staremo a vedere ma nel frattempo Garcia guadagna punti nel mio taccuino.
Garcia Flynn lo abbiamo sempre definito il villain della situazione, eppure è molto legato a Lucy e non sappiamo ancora bene in quale maniera (che il bigliettino di Mamma Preston ci illumini?) e in questo episodio lo troviamo a perorare la causa delle donne e dei bambini di Alamo, mettendo quasi a repentaglio la sua vita per convincere Santa Anna (non la santa ma il generale messicano) a risparmiarli.
Certo poteva fare di più, correre ad avvisarli in qualche modo, ma già questo è un segno importante che definisce meglio il personaggio e, vista la cattiva impressione che ne abbiamo tratto dagli uomini della Rittenhouse, ci sovviene il dubbio più che legittimo che Flynn non sia il mostro che ci hanno dipinto in questi primi episodi.
Ma allora? Dov’è l’uomo nero? Il nemico assoluto che va ucciso prima ancora di catturarlo, interrogarlo, capire le sue intenzioni? Domande molto interessanti a cui per ora è difficile rispondere. Sicuramente, con l’avanzare degli episodi, la figura di Flynn sta assumendo una dimensione molto diversa da quella immaginata e la interconnessione fra lui, Lucy e la fantomatica Rittenhouse mi sta appassionando.
Di Rufus possiamo dire tutto e niente. Sappiamo che è un brav’uomo, uno studioso, un uomo abituato a stare ore al computer e che ora si ritrova nel bel mezzo della storia in periodi a volte davvero pesanti (vedi guerra civile e Hindenburg) per un uomo di colore come lui. Non sappiamo per quale motivo la Rittenhouse abbia a cuore il fatto che lui prosegua con le registrazioni delle missioni. Perfino un uomo potente e ricco come Connor ha timore di questa associazione.
Quindi cosa ci dobbiamo aspettare nei prossimi episodi? Intanto vi do una buona notizia perché la NBC ha deciso di allungare la serie da 13 a 16 episodi. Per il resto mi aspetto un’evoluzione della figura di Garcia Flynn, una più profonda intromissione della Rittenhouse negli accadimenti del presente e qualche sconvolgente rivelazione circa il padre di Lucy.
Un saluto alla pagina amica Timeless Italia.
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Passo e chiudo.