Jeffrey Tambor porta sempre con sé una particina di Maura Pfefferman, letteralmente. La star di Transparent, che ha appena vinto due Emmy per l’interpretazione di Maura, dice che indossa sempre l’anello d’argento del personaggio, anche quando non filma lo show.
“Maura non è un personaggio che si può semplicemente mettere da parte e da cui ci si può allontanare“, ha detto Tambor ai giornalisti durante la presentazione alla stampa, prima della première della terza stagione. “Lei rimane con te… Questo è un personaggio che ti cambia. Credo che interpretare Maura mi abbia reso un padre ed un marito migliore. Sicuramente un cittadino migliore. Un migliore alleato per questa comunità. Uno studente migliore“.
Parlando con Tambor, il suo desiderio di “fare le cose per bene” – a prescindere che sia la storia che lo show sta raccontando o il modo in cui parla dei personaggi ed i loro problemi – è incredibilmente ed immediatamente ovvio. Prima che Transparent andasse in onda nel 2014, Tambor disse di essere consapevole della responsabilità che sarebbe arrivata con questo ruolo – come il contraccolpo che avrebbe potuto avere essendo un uomo cis che interpreta una donna transessuale. Da allora lui ha usato la sua visibilità per diventare un alleato schietto per i diritti delle persone transessuali, incluso durante la premiazione degli Emmy.
Nell’interpretazione che fa Tambor di Maura c’è uno un pizzico di verità: il tentativo iniziale di Maura di esplorare la sua nuova identità rispecchia la sistemazione di Tambor nel personaggio. L’attore cita una scena in particolare, in cui Maura balla al nightclub LGBT, che era per la maggior parte improvvisata.
“[La creatrice] Jill [Soloway] disse, ‘Sai, se vuoi alzarti e ballare, balla’, ed io ricordo di aver detto, ‘Oh, non so se Maura si alzerebbe e ballerebbe. [Ride] Credo che potrebbe sedersi lì’“, ricorda Tambor. “Poi mi alzai e ballai, e beh, ecco qui. Fu un insieme di Maura e Jeffrey in quanto entrambi avevamo più o meno paura di questa cosa. E poi non mi potevo più fermare. Fu una registrazione molto, molto potente ed un giorno potente, perché quello era un locale in cui ero andato durante il mio primo giorno di viaggio“, continua. “C’era questa meravigliosa attrice transessuale, e ricordo che la sensazione in quella stanza era elettrizzante, calda e meravigliosa“.
Tambor dice inoltre che nella terza stagione, che è andata in onda su Amazon venerdì 23, si è sentito molto snaturato quando ha dovuto rivisitare il personaggio di Mort (Maura prima della transizione) per un episodio flashback. “Non interpretavo Mort da due anni“, nota l’attore. “Ed ho avuto dei problemi a farlo. Mi sono sentito molto attore, ma mi sento davvero molto a mio agio come Maura“.
Nonostante l’interpretare Maura abbia un certo livello di comicità, Tambor dice che considera ancora il ruolo un’esperienza di formazione – sebbene sia meno intimidatoria rispetto a quando ha iniziato. “Sono molto più a mio agio con il processo di apprendimento. Sono più sicuro di me stesso e più emozionato, anche se le mani mi tremano ancora“, ammette.
E non è l’unico che ha guadagnato una prospettiva diversa. Non è un’esagerazione dire che la conversazione circa le pari opportunità per le persone transessuali e transgender ha subito un cambiamento radicale, proprio negli ultimi due anni da quando Transparent ha fatto il suo debutto. Per Jeffrey Tambor il cambiamento è stato altrettanto radicale.
“Non potrei essere più orgoglioso di così“, dice Tambor. “La gente arriva ed il modo in cui parla è diverso. Piuttosto che dire semplicemente ‘Ehi, adoro lo show’, c’è sempre qualcosa in più nello show che non avevo mai visto prima… Stavo lavorando a Londra e c’era questo tizio grande, tarchiato e robusto che stava sistemando le luci sopra di me. Mi guardò mentre mi stavo sedendo e mi disse ‘Devo dirglielo, adoro tantissimo lo show’. Non sapevo neanche che stesse parlando di Transparent. E poi disse ‘Devo dirglielo, sta aiutando un mio amico’. E cavoli se questo non ti migliora la giornata. È questa la rivoluzione, proprio lì“.