Amanti dei telefilm gioite! NETFLIX ARRIVA FINALMENTE ANCHE IN ITALIA A OTTOBRE! Rimando dopo rimando arriva il comunicato stampa ufficiale, battuto dall’Ansa alle 18:36 di ieri pomeriggio (ora italiana). MA, purtroppo, non è tutto rose e fiori. Siamo in Italia, dove la burocrazia ancora una volta ci mette i bastoni tra le ruote: ci sarà Netflix, ma (forse) dovrà rinunciare ai suoi cavalli di battaglia, House of Cards e Orange is the new black, almeno nelle fasi iniziali. (Ma siamo seri?!?! Sì.)
Facciamo un passo indietro per capire bene come si possa arrivare a questo punto. Arriva Netflix e si porta dietro la maggior parte della sua offerta: Marvel’s Daredevil, Marco Polo, Grace and Frankie, Unbreakable Kimmy Schmidt, Sense8, Bloodline e a fine anno dovrebbe lanciare anche Narcos, la storia del narcotrafficante Pablo Escobar con Pedro Pascal e Marvel’s Jessica Jones con Krysten Ritter. E allora perché non House Of Cards e Orange? Per questione di diritti televisivi che Sky e Mediaset pare non vogliano proprio perdere. Addirittura, Ansa.it riporta che ci sarebbe stato un incontro tra Rupert Murdoch, il magnate di Sky, e Silvio Berlusconi, proprietario di Mediaset, per cercare di ostacolare l’arrivo di Netflix qui da noi. Perché? Perché l’abbonamento al popolare sistema di streaming che comprende migliaia di serie tv e film (che saranno disponibili sia doppiati sia lingua originale con i sottotitoli) avrà un “prezzo in linea con la media europea“, ovvero 7,99€ (tutto incluso) al mese, parola del CEO di Netflix, Reed Hastings il quale aggiunge: “Per 50 anni abbiamo avuto la Tv lineare, ma ogni cosa ha il suo tempo e prima o poi viene sostituita”. Una vera dichiarazione di guerra alla normale tv e soprattutto alle pay tv che se vorranno essere competitive sull’offerta cinema dovranno abbassare notevolmente i prezzi.
Se vi interessa sul numero di giugno di Wired trovate l’intervista completa al signor Hastings.
Ma qual è la più grande difficoltà per la diffusione di Netflix in Italia, oltre la burocrazia? La banda larga. Ancora PENOSAMENTE carente nella nostra povera Italia, dove oltre a tutti i problemi che ci portiamo dietro (politici, economici, culturali) abbiamo pure zone della nostra stupenda penisola senza ADSL (più che un Paese industrializzato, sembriamo un Paese del Terzo Mondo.) e capite bene che un servizio di streaming non può sopravvivere senza una connessione stabile, forte e soprattutto veloce!
Ma se avete la fortuna di avere in casa una connessione a banda larga cominciate a fare il conto alla rovescia e dite addio al mondo come lo conoscete oggi, perché le cose stanno per cambiare anche qui da noi!