Serial Crush Innamorati delle serie tv!
Under the Dome finalmente riesce a sfornare un buon episodio, ma la piega che la serie ha intrapreso sembra indicare uno sviluppo simil season one, se non peggio.
Questa seconda puntata dal titolo “Infestation”, manifesta chiaramente gran parte del suo contenuto – sebbene a livello trama sia il meno importante – appunto un’infestazione di farfalle assassine, che sarebbero state un rischio per il raccolto e la popolazione in generale.
Come la première, anche questo episodio presenta un buonissimo ritmo, forse l’unico pregio che non manca mai in Under the Dome, eppure il dubbio che sorge con Heads Will Roll che la serie viva su una serie di trovate, quasi come dovessero essere dei filler, non fa altro che accrescersi e questo purtroppo non può far altro che preoccupare.
Però come già detto ci sono netti miglioramenti rispetto alla 2×01, tanto da risultare una puntata decisamente buona: vengono soprattutto sviluppate le conseguenze degli eventi visti in precedenza e per una volta non viene sviluppato niente di nuovo e questo risulta un bene, inoltre l’infestazione risulta comunque piacevole e un buon riempitivo per far passare 40 minuti con una visione decisamente piacevole e di buon livello. Di quanto accaduto in Heads Will Roll, scopriamo che in fin dei conti ben poco era così rilevante, inclusa la morte di Linda che in questo episodio viene nominata solo una volta contata; anche la tempesta è acqua passata, mentre di rilevante invece troviamo le new entry (Rebecca Pine, Sam Verdreaux e la ragazza misteriosa) e la morte della povera Angie.
Ebbene sì, quella schifo di scena a fine episodio è la morte di Angie, l’episodio non lascia dubbi; sorgono dubbi invece su come una serie basata sui personaggi possa tenere così poco ad essi, ma davvero ci sorprendiamo ancora con Under the Dome?
I risvolti di questa tragica dipartita alla fine sono piuttosto ben orchestrati, anche se la serie cade anche qui nei soliti difetti, creando uno scontro padre-figlio di 2 minuti che risulta un pochino nonsense soprattutto perché 5 minuti dopo Junior scopre che suo padre è innocente.
Oltre questo, tutti i personaggi sembrano essere messi alla prova dalla Cupola, come afferma la stessa Rebecca Pine, infatti sia Junior sia il puro Joe sono intenzionati ad uccidere la ragazza misteriosa che sembrerebbe l’unica colpevole di questo omicidio; alla fine però il bene trionferà e i ragazzi evitano di commettere un omicidio.
I rapporti tra i personaggi è l’elemento che più scricchiola in questa fragile seconda stagione; infatti troviamo un Big Jim che cambia nel giro di un giorno da così a così, diventando addirittura amico del suo nemico (Barbie); risulta insensato mettere anche in crisi una storia d’amore come quella di Barbie e Julia semplicemente perché hanno opinioni diverse su cosa fare con la ragazza misteriosa: insomma, sono molte le cose che non quadrano e gli errori in queste prime puntate.
Il personaggio che in generale invece lascia più dubbi è Rebecca Pine, una donna che prima fa di tutto per salvare l’intera città e la popolazione e poi afferma che c’è troppa popolazione per le risorse sotto la Cupola e la morte di alcune persone non può essere che un bene; inoltre sembra strano anche che una donna che adora Big Jim, vista la sua centralità nella storia, non sia mai stata intravista per una intera stagione.
Verdreaux per ora riserva soltanto qualche comparsata (e un’altra scusante per mettere in dubbio il rapporto Barbie-Julia), ma metterei una mano sul fuoco dicendo che nel corso della stagione risulterà piuttosto importante anche lui con i suoi scheletri nell’armadio.
La ragazza misteriosa invece risulta piuttosto tirata, un mistero assoluto, e da quando lei è sbucata dal nulla non sono successe altro che sciagure, ma per ora su di lei davvero non si può dire nulla oltre a questo.
Il finale non ci lascia con il fiato sospeso ma con il grande dubbio sul perché Junior avrebbe dovuto uccidere Angie dopo il rapporto che era riuscito a ricostruire, inoltre, so che potrebbe essere semplicemente un effetto collaterale essendo io grandissimo appassionato di Fringe, ma più volte nell’episodio ci viene mostrato un souvenir dei McAllister che raffigura una città e sembrerebbe simile al souvenir del sogno di Junior: casualità o piccolo easter egg proprio in stile Fringe?
Questa puntata dunque, almeno sotto il livello qualitativo, compie parecchi passi avanti rispetto alla precedente, ma purtroppo continua ad affondare, come se stesse all’interno delle sabbie mobili, in quei difetti continui e numerosi che ci sono stati mostrati in particolare negli ultimi episodi, e in generale nella serie; se comunque continuerà su questa strada, sarà sì fragile, si dovrà chiudere un occhio su 10.000 sviste e difetti, ma potrebbe risultare comunque una stagione piacevole. È chiaro che con le sue potenzialità questa serie potrebbe offrire molto molto di più; il prossimo episodio è molto pubblicizzato e presenterà eventi di proporzioni “bibliche”, che sia la volta buona per la prova dell’8 (nemmeno del 9) per Under the Dome? O che sia l’ennesima trovata che non avrà la minima rilevanza nel corso della storia?
