Van Helsing – Recensione 2×10/11 – Base Pair / Be True

Vanessa Van Helsing va e viene, ma la ricca sostanza di cui è permeata questa serie, resta intatta anche quando scava nel passato dei protagonisti.

Vanessa crede di aver trovato la madre.

Base segreta per orrori senza fine.

Quando Vanessa si risveglia, dopo il rapimento, avvertiamo subito intorno a lei una sensazione di opprimente desolazione mista a paura. Incredibile come questa serie riesca a dare così tante sensazioni solo con un sapiente gioco di luci e ombre. Van Helsing sembra frastornata ma come al solito la sua determinazione e la sua immediatezza nel reagire alle avversità, la pone subito in una posizione di vantaggio rispetto a coloro che l’hanno rapita.

Povera Van Helsing che delusione sapere che Abigail è solo una vecchia str***

Il suo peregrinare per la base la porta a stretto contatto con dei vampiri rinchiusi in attesa di chissà quale sperimentazione e Vanessa comprende che il gioco nel quale è coinvolta va ben oltre la semplice lotta per la vita o la voglia di vendetta per Dmitri e gli altri vampiri. Una Van Helsing può essere dunque utile solo come animale da esperimento alla stessa stregua di quei vampiri? Sorge sempre più prepotente la domanda: cosa ha fatto l’uomo per alimentare la furia dei vampiri? Siamo solo vittime di bestie assetate di sangue e meritiamo il mondo nel quale siamo caduti perché noi stessi ne siamo stati la causa?

False aspettative e false madri per Van Helsing.

La misura di quanto la stirpe umana non abbia nulla da invidiare a quella secolare dei vampiri, la vediamo nel corso dell’episodio 10, una puntata che malgrado non raggiunga vette emozionali (tranne per la parte finale) eccelse, ci fa capire come sia possibile creare false aspettative alla ricerca di un qualcosa che per molti è miraggio ma al tempo stesso maledizione e cioè la vita eterna.

Altro che salvezza del genere umano…il siero della vita eterna a costo di torture, uccisioni e tanta ipocrisia.

I vampiri possono, in teoria, vivere per secoli o millenni ma devono pagare un prezzo per tutto ciò. Un prezzo che consiste nell’essere maledetti, perseguitati, cacciati dagli uomini in quanto ritenuti esseri demoniaci. Devono bere sangue in quanto è il loro unico modo di vivere. La caccia di sangue è istintuale e bestiale ma è fondamentale per la loro stessa sopravvivenza.

L’uomo allora vuole estrarre dai vampiri quella parte di eternità, quella loro capacità rigenerativa e quella forza fisica fuori dal comune senza però pagare il dazio di tutte le conseguenze che queste doti hanno come abbiamo visto.

Vanessa ritrasforma un vampirizzato per poi vederlo dissezionato d una volta umano. Chi è mostro ora?

Così il medico che ha rapito Van Helsing si è sottoposto a un esperimento ed è riuscito a fermare il processo di invecchiamento, un miracolo pagato a quale prezzo? Davvero gli uomini vogliono estirpare i vampiri? Vanessa e l’intera serie pongono dunque domande di non poco conto. La bella Van Helsing non tarda a capire che in quella base i più buoni hanno la rogna.

Ognuno è divorato non dal sacro senso del dovere, dalla ricerca che permetta ai pochi umani di estirpare la piaga dei vampiri, quanto piuttosto da una sete di potere, di onnipotenza da avere a costo di esperimenti sanguinosi che ricordano più gli esperimenti di Mengele nei lager nazisti.

L’idea che la donna incontrata possa essere la madre, fa abbassare la guardia a Vanessa e l’epilogo dell’episodio a lei dedicato è davvero sorprendente, ma dubitiamo che una Van Helsing possa essere messa a tacere da qualche colpo di pistola.

Sam e Mohamad.

L’episodio 11 ha spostato l’attenzione dai fatti del laboratorio per mostrarci gli aspetti meno conosciuti dell’amicizia fra Sam e Mohamad.

Sam si conferma come uno dei personaggi più complessi e completi di questa serie. Posso dire che è la parte oscura di Van Helsing, ma non riesco a disprezzarlo o condannarlo. Lui da uomo era un folle omicida, un collezionista di dita dall’infanzia infelice e costellata di orrori che l’hanno segnato psicologicamente e fisicamente.

Van Helsing 2×11: Mohamad, l’unico amico di Sam sia da uomo che da vampiro.

Eppure egli è anche un uomo intelligente, un ragionatore. Sente forte dentro di se una sorta di richiamo verso l’omicidio rituale, un modo per esorcizzare il suo passato. Ma come tutti i serial killer con turbe psichiche ha metodo, sa muovere a compassione le sue vittime, è simile ad un ragno che tesse con calma la sua tela per poi colpire e placare quella parte di follia che lo spinge a uccidere.

Van Helsing 2×11. Sam è uno dei migliori mostri televisivi degli ultimi anni.

Da vampiro tutto questo assume una valenza ancor più forte. Sam vede in questa trasformazione la redenzione. I poteri di vampiro lo hanno guarito, reso più forte e praticamente immortale e se per essere tale deve bere sangue cosa sarà mai? La sua vittima diventa così cibo per la sua parte vampiresca e le dita cibo per la sua turbe psichica.

Anche Mohamad sarebbe diventato una vittima della mostruosità del Sam umano, ma alla fine egli decide che avere un amico, un qualcuno con cui dividere la strada, che comprenda il linguaggio dei segni diventa qualcosa di necessario e di conseguenza morboso.

Una difficile convivenza

Dopo la trasformazione, Sam non dimentica l’amico Mohamad e  nell’episodio risulta chiaro che nella sua mente, il sentimento che lo lega a Mohamad è praticamente con il paraocchi. Non gli interessa sapere che ha tentato di ucciderlo, Mohamad resta sempre un amico ed egli alla fine si rende conto che per salvarlo deve rischiare ciò che per lui sarebbe impensabile e cioè il suo essere vampiro.

In Van Helsing non tutto è come sembra. A volte le storie devono essere rilette come quella di Sam e Mohamad.

Così in una scena che ho trovato memorabile si consuma la tragedia  di due infelici che si sono conosciuti in circostanze bizzarre in un mondo oscuro e senza certezze e che adesso si trovano a chiudere una sorta di cerchio, una chiusura che vede Sam impiccarsi e Mohamad tornare a nuova vita ma da vampiro.

Van Helsing
La maschera di orrore si riempie di un dolore straziante e senza pace.

Van Helsing ha ottenuto una meritata terza stagione, una serie che racconta i vampiri in  un modo del tutto inedito e con una profondità narrativa che non ha eguali al momento. Kelly Overton tornerà dunque a interpretare Van Helsing dopo aver girato gran parte di questa seconda stagione in dolce attesa.

Passo e chiudo.

 

Michele Li Noce

Nato nell'universo alternativo di Fringe diversi secoli fa.
Mio padre alternativo mi ha iniziato alla visione delle serie tv fin dal 1975 con Kojak.
Da quel momento le serie TV sono entrate nella mia vita.
Top 5: Castle, Fringe, X files, Game of Thrones, Once upon a time.
Hobby: Archeologia, misteri, cinema, anime e manga, lettura e scrittura.

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