Credo sia la prima volta, da quando recensisco Van Helsing che mi trovo costretto a una recensione molto negativa dell’episodio. Pur concedendo tutte le attenuanti del caso, il finale di stagione è stato decisamente deludente.
Van Helsing dov’é?
Sappiamo che questa stagione ha dovuto fare i conti con la protagonista principale a mezzo servizio per quasi tutta la durata della stagione. Kelly Overton infatti era incinta di 5 mesi. Ne ho già parlato e non mi dilungo troppo sulla questione. Trovo giusto che la produzione abbia provato a portare avanti la serie con espedienti e correzioni narrative che finora avevano comunque retto la baracca.
Ma soprattutto dall’episodio 12 si capiva che una serie che si chiama Van Helsing senza Vanessa Van Helsing non è che avesse molto significato. In questo ultimo episodio siamo arrivati credo al record assoluto di comparsa della protagonista per meno tempo al mondo: io ho contato 15 secondi, o anche meno.
Van Helsing non è una serie che può permettersi inquadrature con borse, cappotti, sedie strategicamente messe nei punti giusti per coprire il dolce pancione, come abbiamo visto far e con grande abilità dalla ABC alle prese con le varie gravidanze delle protagoniste di Scandal e Once Upon a Time.
Questa serie ha necessità, per l’ambientazione e per le inquadrature, di una protagonista pronta all’azione, alla lotta, che non può permettersi borse Gucci o cappottoni. Da qui la difficoltà comprensibile dei produttori e degli sceneggiatori nel gestire la serie in questa seconda stagione.
Un buon lavoro nel complesso.
La stagione 2, però, ha comunque portato a casa un rinnovo molto importante per una terza stagione, che ci auguriamo veda Vanessa Van Helsing di nuovo sugli scudi (compagno di Kelly Overton… su, fai il bravo).
Una stagione che ha confermato ancora una volta come gli sceneggiatori siano riusciti a raccontare una storia di vampiri fuori dagli schemi a cui eravamo abituati, con una cura quasi maniacale per dare profondità ai singoli protagonisti coinvolti in vicende umane che hanno il sapore decadente e oscuro quanto l’ambientazione post apocalittica che fa da sfondo agli episodi di Van Helsing.
Se la prima stagione mi aveva entusiasmato, la seconda mi ha convinto, anche se non come la prima. Ho amato l’odissea della Doc, il cui rimorso non ha avuto quiete fino a quando non ha potuto riscattarsi, non compresa salvando Axel dalla dannazione vampiresca. Ho sentito la delirante profondità del male psicologicamente deviato di Sam, uno dei personaggi oscuri più belli in assoluto.
Che dire poi della devastante agonia di Vanessa davanti all’ineluttabile e crudele destino a cui lei stessa ha condannato la figlia? Il suo urlo di dolore è penetrato nelle menti di coloro che aveva salvato in modo straziante, e chi dice che la Overton non è una brava attrice deve ricredersi perché proprio perché non ha potuto usare in modo pieno il suo fisico atletico, ha dovuto fare una cosa che a molte sue colleghe più quotate risulta difficile: recitare.
Gli sceneggiatori hanno lavorato con quello che avevano.
Gli Showrunner hanno quindi provato ad imbastire una stagione che fosse accettabile come storia anche se non hanno potuto contare sulla protagonista. Sarei molto curioso di sapere che stagione avevano pensato prima di dover cambiare rotta per il noto motivo. Sicuramente nella puntata finale avremmo assistito a qualcosa di ben altro spessore e qualità.
Le scene nelle quali Mamma Van Helsing, Scarlet, l’Anziano e Dmitri sono a confronto sembravano scene nelle quali gli attori recitano con un protagonista inesistente. Mi aspettavo sempre da un momento all’altro l’arrivo di Vanessa, ma inutilmente. C’erano battute perfette nelle quali la nostra protagonista si doveva inserire con tutta la sua carica di rabbia e dolore, ma purtroppo cadevano nel vuoto o rispondeva chi, non per colpa sua, non aveva lo spessore per farlo.
Conclusioni sull’episodio di Van Helsing.
Purtroppo l’episodio in sé non mi ha convinto. Non so se si poteva fare di peggio o meglio, ma mai come nelle ultime due puntate l’assenza di Vanessa si è fatta sentire in modo prepotente. Gli altri episodi hanno alla fine reso protagonisti i comprimari, che comunque hanno retto botta benissimo, ma quando la storyline ha dovuto, come si dice in gergo tecnico, “guagliare” l’assenza di Kelly Overton e del suo personaggio, hanno pesato notevolmente nell’economia delle ultime due puntate in particolare.
In ogni caso la terza stagione di Van Helsing promette di essere davvero esaltante. Non vedo l’ora di rivedere Vanessa in piena forma pronta a prendere a calci nel c**o i suoi nemici, vedere l’evolversi della drammatica trasformazione di Mohamad e Sam, il destino di Scarlet, Axel, la Doc, Julius e tutti i grandi personaggi di questa serie TV che meriterebbe molto più credito di quanto non abbiano serie pluripremiate.
Passo e chiudo
Io ho visto la stagione senza sapere che l’assenza di Vanessa fosse dovuta a una causa di forza maggiore XD
e forse proprio per questo, mi è piaciuta comunque moltissimo. Anche se effettivamente negli ultimi due episodi mi aspettavo una riunione di tutti i personaggi, compresa Vanessa.
Comunque sono d’accordo sul fatto che questa serie meriterebbe molto più credito.
Attendiamo la terza stagione!!!