Come enunciato dal titolo, questo sesto episodio di Victoria focalizza la sua attenzione sopratutto sul principe Albert. Pur essendo diventato il consorte della Regina, Albert non gode dei suoi stessi diritti e la sua importanza nella società è inferiore a quella di Victoria.
Pur avendo dimostrato più volte di essere un uomo di larghe vedute, come pochi se ne vedevano a quei tempi, per l’orgoglio di un uomo non è sempre facile accettare una situazione simile.
Questa puntata permette dunque ad Albert di “brillare” con le sue sole forze senza doversi appoggiare alla moglie.
Fortunatamente non è solo sui problemi e le preoccupazioni interiori di Albert che gira intorno l’episodio. Ci vengono infatti mostrati anche i momenti di vita coniugale successivi alla breve luna di miele.
Assistere a scene di vita privata sarebbe potuto risultare noioso, ma, complici la bravura dei due attori e l’abilità della telecamera di mostrarci con eleganza e disinvoltura le varie scene, non abbiamo potuto far altro che ammirare il rapporto e l’affetto sempre più stretto e complice che puntata dopo puntata lega i due innamorati.
Accanto ad Albert vediamo la vera Victoria. Il principe con la sua sola presenza riesce a far provare alla giovane Regina passione ed imbarazzo allo stesso tempo e noi spettatori non possiamo che tifare per loro due e sostenere la loro storia.
A pesare sulla loro vita coniugale sono sopratutto le preoccupazioni di Albert, non più focalizzate su Lord M, ormai ritiratosi a Brocket Hall, ma su lui stesso e sul suo ruolo.
Sente su di lui il peso delle pressioni e Buckingham Palace assume sempre più le fattezze di una gabbia. A sollevargli il morale ci pensa come sempre il fratello Ernest. Vederli insieme è sempre un piacere per gli occhi.
Il principe Albert vorrebbe che la sua posizione nella società ottenesse maggior prestigio ed è qui che entra in gioco la “Anti-Slavery Society”. Questa società chiede l’abolizione della schiavitù.
Victoria, come sappiamo, approva la loro presa di posizione, ma in quanto Sovrana non le è concesso di schierarsi apertamente, né tanto meno tenere il discorso d’apertura all’incontro con la società. Per Albert questa è l’occasione che stava aspettando. Sarà lui infatti, in quanto principe consorte, a prendere il posto di Victoria e tenere il discorso.
Albert tiene davvero alla causa e lo dimostra interessandosi in particolare ad un ex schiavo: Mr Barrett. Albert tratta l’uomo come un suo pari fin da subito e questo non può che commuovere l’uomo il quale prova grande rispetto verso il principe. Albert porta a termine il discorso che viene accolto con approvazione dall’intera assemblea. Tale discorso contro la schiavitù è sicuramente uno dei momenti che ho più apprezzato della puntata, ma di certo non è l’unico.
Come ripetuto più volte, il legame fraterno tra Albert ed Ernest è molto forte e mi si è stretto il cuore ad assistere alla loro separazione. Albert prende infatti la decisione di rimandare Ernest in Germania, temendo che la sua indole da Don Giovanni possa metterlo nei guai, soprattutto per l’interesse che prova nei confronti di Harriett che è pero sposata.
Ernest, nonostante il dispiacere per l’allontanamento sia palese, si mostra spensierato come sempre, e saluta il fratello con un abbraccio, augurandogli che Victoria possa dargli al più presto un erede perché non vede l’ora di diventare padrino.
Voglio concludere questa recensione con la notizia che Victoria avrà una seconda stagione, quindi non disperate se mancano solo due episodi al termine.