Con l’esordio della seconda stagione di Victoria torniamo a respirare un po’ di “aria britannica“, che tanto mi era mancata dalla fine della prima stagione. L’episodio si apre con la Regina divenuta madre. Un lieto evento sicuramente, ma non per la giovane, che si è sempre dimostrata uno spirito libero e che mal sopporta le eccessive attenzioni a cui la sottopongono la madre e il marito Albert.
La sua decisione di alzarsi ed abbandonare quella stramba carrozzella, sulla quale era costretta a muoversi per non affaticarsi dopo il parto, è un chiaro messaggio che Victoria vuole lanciare a tutti: anche se ora è madre ciò non le impedirà di svolgere il ruolo di Sovrana che ricopre con orgoglio.
A dir poco allibita mi ha lasciato la scena in Chiesa. A quei tempi per una donna dare alla luce un figlio equivaleva a compiere peccato. Veniva meno la sua purezza e pertanto doveva essere riammessa davanti a Dio, tramite una breve cerimonia in Chiesa. A noi sembra qualcosa di assurdo che un atto come quello di dare la vita possa essere interpretato al pari di un peccato, ma a quei tempi era qualcosa di estremamente importante, in un periodo dove l’influsso della Chiesa era più forte che mai. Quando però Victoria se n’è andata impettita, dimostrando tutto il suo sdegno verso questa cerimonia al dir poco inutile, mi sono trattenuta dall’esclamare “vai cosi baby!“.
Nella prima stagione abbiamo visto come Victoria ed Albert hanno imparato prima a conoscersi ed accettarsi e poi ad amarsi. Io personalmente li ho adorati insieme fin da subito. Insieme si compensano ma come tutte le coppie affiatate nemmeno loro sono estranei ai litigi e alla discussioni.
Albert pensa di agire nel giusto tenendo all’oscuro la moglie dagli affari bellici. Ma quando la Regina viene messa al corrente che le truppe inglesi stanno perdendo in Afghanistan, la rabbia e la frustrazione per essere stata messa da parte esplode tutta contro il Principe Albert.
Per fortuna, Albert ha al suo fianco il fratello Ernest, giunto con il padre e lo zio a Palazzo per assistere al battesimo della piccola Victoria. Lasciatemi spendere due parole per il maggiore dei fratelli Coburgo. Ernest è sempre stato tra i miei personaggi preferiti, uno di quelli che, quando manca, si nota. Nonostante cerchi sempre di mostrarsi irriverente e dalla battuta pronta è come un faro per il fratello Albert e i due sempre pronti a sostenersi l’un l’altro.
Se ai piani alti la nobiltà ha il suo bel da fare, non è certo da meno la servitù. Ora, ad esempio, Mrs Skerrett ha preso il posto di Mrs Jenkins come Capo Vestitrice.
Nella precedente stagione, il cuoco Francatelli aveva lasciato le cucine reali per dedicarsi alla pasticceria. Il cuoco che ha preso il suo posto non è minimamente all’altezza e la stessa Victoria esprime il desiderio di riavere Francatelli come capo cuoco. Tra lui e Mrs Skerrett c’era subito stata una forte attrazione ma l’insicurezza della giovane aveva fatto si che non sbocciasse l’amore. Spero che riusciranno di nuovo ad avvicinarsi e a diventare una coppia a tutti gli effetti.
Con la triste perdita di circa 3000 uomini in Afganisthan, Victoria sente più che mai il bisogno di mostrarsi vicina al suo popolo. Tiene quindi un discorso su di una nave che lei stessa battezza con il nome di “Trafalgar” a voler sottolineare che dopo una grave sconfitta può sempre avvenire una grande vittoria.
Victoria in quanto figlia di un soldato vuole essere un punto saldo e una guida per il suo popolo.
Questo prime episodio è stato un trampolino di lancio verso quello che ci attende in questa seconda stagione che sono certa ci riserverà molte sorprese e saprà conquistarci come ha fatto la prima stagione.