Victoria – Recensione 2×03 – Warp & Weft

Prima o poi tutte le serie hanno quell’episodio riassumibile in tre parole: “Mai una gioia”. Stavolta è toccato a Victoria.

Questo è stato probabilmente l’episodio per me più difficile da recensire. Ci sono stati un susseguirsi di situazioni che hanno suscitato in me emozioni tali da costringermi a rimandare fino ad oggi la recensione, quasi temessi di non rendergli giustizia.

Già dallo scorso episodio avevamo intuito che Lord M non godesse più di buona salute. Prima il suo ritiro a Brocket Hall, poi quella inquietante terapia a base di sanguisuga ci avevano fatto presagire che qualcosa non andasse. Non credevo però andasse così male. L’uomo ovviamente non ha intenzione di dire nulla a Victoria per evitare alla Regina qualsiasi tipo di sofferenza. Smette quindi di rispondere alle lettere che ella gli invia e si rinchiude sempre di più in se stesso.

Lord M però non può evitare Victoria per sempre e infatti poco tempo dopo viene invitato ad un ballo in maschera a Palazzo. L’evento è stato voluto dalla Regina in onore dei tessitori di seta di Spitalfields. Nonostante gli avvertimenti di Albert e del Primo Ministro Peel che temono che una festa a palazzo possa alimentare ancora di più il malcontento tra il popolo anziché giovargli, Victoria è testarda e convinta della sua decisione. Purtroppo però i timori dei due uomini si rivelano più che fondati e forse per la prima volta la Regina si ritrova faccia a faccia con la sensazione di aver deluso il suo popolo che, arrabbiato e affamato, si raggruppa davanti ai cancelli di Buckingham Palace urlando tutto il suo malcontento.

Le scene del ballo sono state in assoluto i momenti che ho preferito. Il fatto poi che il tema scelto fosse stato il Medioevo l’ho trovata una scelta davvero azzeccata, bellissimi i dettagli degli abiti. Non possiamo non ringraziare Ernest per aver consigliato questo tema. Altrettanto azzeccata la sua scelta di vestirsi come Robin Hood per distinguersi da tutti i nobili vestiti da cavalieri.

Durante la festa ci appare subito chiaro come Lord M sia sempre più affaticato, ormai l’ombra dell’uomo determinato che era un tempo. Tristemente ironica la sua scelta di vestirsi come “Dante diretto in Paradiso” e ogni attimo che passa noi spettatori sappiamo che ci stiamo avvicinando al momento in cui dovremo dire addio a quell’uomo cosi gentile e fedele verso la Regina.

Galeotto fu poi il ballo che mette di nuovo l’uno di fronte all’altra Ernest ed Harriet. I due si amano e non riescono a dimenticarsi. Alla fine l’unica soluzione a cui giunge Ernest è di tornare a Coburgo, dove spera che gli impegni lo distraggano dall’unica donna che desidera. La sua partenza è motivo di grande dispiacere per Willelmina che era chiaro fin dall’inizio quanto fosse presa dal maggiore dei fratelli Coburgo. Al suo di dispiacere si unisce anche il mio, solo nella scorsa recensione avevo scritto di quanto fossi stata felice della sua decisione di restare a Palazzo. Caro Ernest, Buckingham Palace non sarà lo stesso senza le tue sinfonie al pianoforte e il tuo sorriso.

Nel mezzo di tutte queste situazioni più o meno tristi, ne emerge una più positiva: Peel chiede ad Albert di fare da Mecenate per la costruzione del Parlamento che si trova ad un punto di stallo. Il Primo Ministro sa che Albert è la persona giusta e, come lui stesso gli dice, “Non avete bisogno di una corona per fare grandi cose”.

Un altra scena che ho molto apprezzato è stato l’incontro tra Albert e Lord M a Westminster Hall. Finora i due non avevano mai avuto veramente modo di confrontarsi faccia a faccia. Sebbene sia stato triste vedere Lord M arrendersi all’evidenza che la sua vita stia per spegnersi, ho trovato bello che abbia voluto confidarsi con colui che agli occhi dello spettatore è sempre apparso come suo rivale.

Tornato a Palazzo, Albert confida a Victoria le tristi novità sulla salute dell ex Primo Ministro. Il Principe prega Victoria di rispettare le ultime volontà di Lord M fingendo di non sapere nulla della sua malattia. La Regina, seppur riluttante, acconsente, ma ciò non le impedisce di recarsi a Brocket Hall per portare un dono a colui che è stato un amico, un padre, ma sopratutto suo primo amore. Victoria gli fa dono di un carillon a forma di uccellino e quell’incontro è l’occasione per riportare alla mente il passato, come le lunghe passeggiate a cavallo che erano soliti fare. Sebbene la Regina si mostri all’apparenza come al solito, i suoi occhi sono velati di tristezza. Al momento di salutarsi, purtroppo per sempre, Victoria sorride a Lord M e lo lascia con un “Arrivederci Lord M” che sappiamo destinato a non essere mantenuto.

Ma il “Mai una gioia” non sembra volerci abbandonare in questo episodio ed ecco che Victoria, ancora provata dall’incontro con Lord M, torna a casa e trova il suo adorato Dash privo di vita. Victoria sembra inconsolabile e mentre piange tra le braccia del marito ripete tra i singhiozzi “C’era sempre per me” e per noi spettatori è difficile immaginare che non siano rivolte anche a Lord M.

Il mio cuoricino, messo già a dura prova da tutto quello accaduto fin’ora, subisce il colpo di grazia quando l’inquadratura ci mostra Lord M che stancamente osserva l’uccellino meccanico regalatogli da Victoria. Poi all’improvviso il cinguettio si interrompe e noi capiamo che per Lord M è davvero finita.

Questo è stato un episodio bellissimo e terribile allo stesso tempo. Ci ha regalato tante emozioni e credo che l’aver perso due figure tanto importanti per lei, sarà un duro colpo per Victoria, ma porteranno inevitabilmente vento di cambiamento nel modo di agire della Regina.

 

About Shaula

Nata a Roma, Venerdì 2 Novembre. Fin da piccola ha sempre trovato rifugio nella fantasia. È cresciuta tra libri, film e serie TV. Adora viaggiare, che sia fisicamente o solo con il pensiero. Trova che non ci sia nulla di strano a parlare da soli e quelli che fa con se stessa sono dei veri e propri dialoghi.

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