Come al solito Vikings stupisce non poco per la sua imprevedibilità, tutti per esempio sappiamo che la nona puntata di Game of Thrones di qualsiasi stagione sarà traumatica, o comunque la maggior parte degli show arrivano a costruire dei momenti che difficilmente poi si possono chiamare “colpi di scena”. Con questo show invece è impossibile prevedere effetti, cause e conseguenze almeno finché non ci sbattiamo il muso davanti… Chi l’avrebbe mai detto che Floki (Gustav Skarsgard) avrebbe ucciso il compianto Athelstan (George Blagden)? L’unica cosa che avremmo potuto prevedere era che Ragnar (Travis Fimmel) non l’avrebbe fatta passare liscia, ma che la sua vendetta potesse essere così devastante non l’avrei mai detto.
Avevo pensato che sarebbe stata una cosa più chirurgica, invece l’errore di Floki lo pagano tutti i guerrieri vichinghi quando Ragnar lascia che a guidare l’attacco a Parigi siano i suoi secondi che tanto disprezzavano la sua amicizia con il prete… Poco importa che il suo stesso figlio, Bjorn (Alexander Ludwig), rischi seriamente la vita per dimostrare di essere un guerriero all’altezza della leggenda che è diventato suo padre, o di tutti i suoi guerrieri che perdono la vita nell’assedio di Parigi o che lo stesso Ragnar riporti una ferita sembra lo porti sull’orlo della morte.
Re Ragnar non si ferma davanti a nessuno e impone a tutti loro una lezione che non dimenticheranno molto in fretta, con anche l’affronto finale che è quello di farsi battezzare per poter riunirsi, nella morte, con l’amico perduto. Decisamente un “Punto di Rottura” (Breaking Point) tra il nostro protagonista e i suoi fedelissimi che probabilmente avrà moltissime conseguenze per il Re; infatti fino ad oggi il popolo vichingo ha mostrato un forte sprezzo per la religione Cristiana e un grande attaccamento ai propri dei e alle proprie tradizioni, come farà ora a rendere omaggio e rispettare il giuramento di fedeltà ad un Re che non condivide più le loro stesse credenze e che si è convertito? Una domanda che richiede una risposta talmente complessa che probabilmente avrà tempo per essere sviluppata solo nella quarta stagione.
La sua decisione causa, chiaramente, non poche perplessità e credo che Floki lo prenderà come un fallimento personale, ma per vedere gli effetti – almeno a breve termine – di questa sua decisione dovremo aspettare l’ultima puntata di giovedì. Per quanto riguarda la sua ferita, io non so cosa pensare, forse un’emorragia interna, forse una pestilenza, e questo mi rende abbastanza perplessa perché è già stata ordinata una quarta stagione di Vikings, ma con queste evidenze devo assumere che sarà una stagione senza il suo protagonista principale? Secondo alcune tradizioni vichinghe (Wikipedia Docet), infatti, il Ragnar Lodbrok che assediò Parigi morì in seguito ad una pestilenza contratta proprio alla fine dell’assedio, ma se fosse così, Bjorn è pronto a prendere il posto del padre come carismatico leader e personaggio principale? Oppure assisteremo ad una miracolosa guarigione? Sono molto perplessa sulla sorte di Ragnar. Un altro elemento che mi fa preparare ad un’eventuale dipartita del personaggio di Ragnar è un parallelismo tra la prima puntata della stagione e la penultima: la terza stagione si apre infatti con Ragnar che impartisce a suo figlio Bjorn lezioni sul governare, mentre in Breaking Point proprio alla fine del suo discorso, davanti a tutti, chiede al figlio: “Cosa fa un Re, Bjorn?”, ponendo di fatto fine alle sue lezioni e al suo percorso preparatorio come se sapesse che non ha più tempo per indugiare oltre. Apro un sondaggio, secondo voi Ragnar morirà? Rispondete pure nei commenti.
Per quanto riguarda gli altri personaggi – e passando a temi più leggeri – credo che in questi episodi sia nata una nuova ship:
Non ditemi che non l’avete pensato anche voi?!? AHAHAH scusate ma a volte è troppo difficile reprimere la bimbaminkia che è in me… Comunque, a parte gli scherzi, lei è veramente un’invasata insopportabile! In pratica è la versione femminile e cattolica di Floki… Come se uno così non fosse già più che sufficiente.
Non so perché Michael Hirst (creatore e autore dello show) abbia deciso di tenere centrale anche il tema del Wessex, ma questo mi fa solo supporre che non ne abbiamo visto ancora la fine di re Ecbert e dei suoi malati giochi mentali, anche se a questo punto lui ha perso praticamente tutti i suoi compagni di giochi: Ragnar è sull’orlo del baratro, Athelstan è stato assassinato e Lagertha è impegnata in un gioco di sesso/odio con il suo usurpatore Kalf…
Non mi resta che darvi appuntamento alla prossima settimana con l’ultimo episodio!
