Vikings – Recensione 4×16/4×17/4×18

Vi avevamo lasciato con la tremenda dipartita di Ragnar e dopo tre puntate possiamo tirare le somme su come si stanno evolvendo le cose e se veramente Vikings riuscirà a tenere testa alla dipartita del suo protagonista. Sono tre puntate dove l’eco di Ragnar si sente profondo nella testa dei personaggi, a partire dalla puntata successiva alla sua morte.

In “Crossing” la morte di Ragnar viaggia come un eco nelle menti di tutti i protagonisti. Ognuno lo capisce in maniera inconscia, come se chiunque sia stato conosciuto da Ragnar lo abbia sentito esalare il suo ultimo respiro. I più colpiti sono di certo quelli a Kattegat, dove si trovano i figli di Ragnar furiosi (Ivar in primis) nei confronti di Lagertha che ha ucciso la loro madre. Ora che è regina di Kattegat, Lagertha ha molte più responsabilità alle sue spalle e cerca di dimostrare tutta la sua sicurezza possibile al suo popolo, pure dopo la sfuriata di Ivar che la sfida davanti a tutti. La vediamo tenere testa al figlio di Ragnar, ma arrivata la sera, quando è sola, la vediamo piangere per la morte dell’uomo della sua vita, l’unico che abbia veramente amato. La vediamo crollare sotto il peso di questa situazione perché si unisce pure la paura per quello che le succederà con i figli di Ragnar.

Ritroviamo finalmente Bjorn, Rollo e tutta l’allegra truppa che, con l’aiuto di Rollo, riescono ad assaltare una città spagnola derubandola di tutto e massacrando i suoi abitanti. Nonostante gli anni passati in Francia, Rollo non ha perso per niente lo smalto e lo vediamo razziare e godere della cosa come ha sempre fatto, anche se ciò gli costerà una tremenda strigliata da parte di Gisla. E’ completamente sbilanciato Floki, che confessa di non sapere più quale sia il suo scopo, a parte costruire barche. Durante l’assalto succede però qualcosa di stranamente magico, mentre la gente prega una divinità sconosciuta, tanto da impedire agli altri di massacrarli in quel luogo di culto. Nel mentre Helga invece ha bene in mente cosa vuole fare e riesce a salvare una ragazzina per adottarla con se, per poter fare la madre come non ha potuto prima con Angrboda.

In “The Great Army” tutti i personaggi fanno ritorno a Kattegat per preparare una armata come non si era mai vista, per vendicare la morte di Ragnar. Torna Bjorn giusto in tempo, per calmare gli animi dei suoi fratellastri che avevano già complottato contro Lagertha per farla fuori. Perché l’unica cosa che ha una priorità al momento è distruggere gli inglesi e vendicare il padre. Vediamo Bjorn che ormai sembra aver preso le sembianze del padre nei modi e negli atteggiamenti. Lo vediamo freddo nei confronti di Torvi, guidato solo dal desiderio di conquista che sembra avergli dato alla testa. Da aggiungere anche il risvolto amoroso con Astrid che ci potevamo benissimo aspettare visti gli sguardi languidi delle scorse puntate.

Si fa più chiara l’idea di chi voglia veramente vendicare Aslaug. Nonostante siano quattro, soltanto due vogliono veramente vendicare la madre uccidendo Lagertha. Hvitserk non è tanto convinto e ricorda a Ubbe pure che la loro dolce madre per andare a far sesso con Harbard, li aveva lasciati da soli e se non fosse stato per Siggy, sarebbero morti annegati.

In Inghilterra invece vanno sempre più a diffondersi le voci della terribile vendetta che verrà scagliata dai pagani per la morte di Ragnar. Judith tenta di avvisare il padre, ma viene schernita per il fatto che sia la vera compagna di Ecbert ma la principessa riesce a difendersi e a rigettare suo padre Aelle e il resto della famiglia, tranne sua sorella a cui consiglia caldamente di imparare a leggere.

In “Revenge” infine viene scatenata buona parte dell’ira di tutta la popolazione norrena per vendicare la morte di Ragnar. Sono riusciti veramente a costruire un’armata come non si era mai vista e ne vedremo veramente di belle nelle ultime due puntate di questa stagione viste le premesse.

A Kattegat si sono veramente riuniti tutti per partire verso la volta dell’Inghilterra per devastare i responsabili della morte di Ragnar. I fratelli mettono da parte i piani per vendicare la madre e si concentrano sotto il comando di Bjorn la spedizione vendicativa. Bjorn continua ad affermarsi con forza, specialmente per quello che desidera, tanto da non farsi manco tanti problemi a fare l’amore con Astrid, mentre la madre è impegnata in un sacrificio agli dei per placarli ed avere un buon auspicio per la guerra che gli si pone davanti. Non ci dovremmo neanche meravigliare tanto che Lagertha sappia della tresca tra la sua amante e suo figlio e non sembra neanche dargli tanto peso. In Vikings dopo tutto si è sempre sviluppato con questi piccoli risvolti da telenovela, basta guardare la composizione familiare di Ragnar e arrivare fino a ora. Come non esiste la gelosia tra di loro, tanto che Ubbe divide senza problemi con Hvitserk la sua sposa.

La situazione è differente in Inghilterra dove invece Aethelwulf sente tutto il peso della disfunzione della sua famiglia. Umiliato negli anni dal padre, cerca il conforto amorevole che Ecbert ammutolito non riesce a dargli. Preferisce il figlio bastardo Alfred, perché amava Athelstan, come lo amava Ragnar in fin dei conti e non riesce a sbilanciarsi con il figlio che rimane totalmente nelle sue pene. Proprio ora che è il momento più sbagliato visto quello a cui stanno per andare incontro.

A fine puntata si realizza in maniera impeccabile la prima parte del grande piano di vendetta di Ragnar. Aelle viene soppresso dall’armata vichinga con estrema facilità e nonostante i tagli a una battaglia dall’esito fin troppo facile, non ci viene risparmiata la condanna a morte di re Aelle, squartato come un cinghiale dopo una battuta di caccia, non prima che patisse ogni sofferenza umanamente possibile con la pratica della “bloody eagle” che ormai conosciamo fin troppo bene.

Si realizza così una buona parte della vendetta del nostro eroe che, pure se è morto, rimane ancora il motivo che spinge l’ultima parte di questa stagione di Vikings. Ci sono grosse novità all’orizzonte con l’avvento di nuovi personaggi (Jonathan Rhys Meyers ad esempio) e siamo curiosi di vedere se veramente Ivar, riuscirà ad essere all’altezza di quello che è stato suo padre.

Vi lascio con il promo della prossima puntata e l’invito a passare dalla pagine di: Mollare l’università per partecipare alle razzie estive con Ragnar Loðbrók

About Wilfred

Quando nel 2007 ho scoperto che per vedere le ultime due stagioni di OZ dovevo usare i sub in inglese, è stato l'inizio della fine.

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