Il finale di Westworld è stato sconvolgente e ha lasciato dietro di sé moltissime domande, alle quali non avremo risposta prima del 2018, quando lo show debutterà con la sua seconda stagione sempre su HBO.
Una parte cruciale del season finale è stata l’uccisione di Ford da parte di Dolores, avvenuta di fronte ai membri del consiglio della DELOS, il che ci porta alla seguente domanda: la ragazza ha raggiunto piena consapevolezza ed autonomia o ha agito semplicemente seguendo gli ordini che lo stesso Ford le aveva programmato?
Ne abbiamo parlato con i co-creatori dello show, Lisa Joy e Jonathan Nolan, i quali, con estrema cortesia, ci hanno rivelato quanto ci sbagliassimo in merito alla presunta autonomia – o mancanza della stessa – da parte di Dolores, ancora di più di quanto l’Uomo in Nero si sia sbagliato circa il Labirinto.
Nolan ha detto: “quello con cui stiamo giocando nel finale di stagione, sia per quanto riguarda Dolores che per Maeve, è la differenza fra l’essere comandati nelle proprie azioni e l’aver invece consapevolezza. Quando studiavo programmazione amavo il fatto che fosse, nella sua forma base, alquanto netta. Compilavi, facevi andare il programma e o funzionava o no. Poi, man mano che i programmi diventano più complessi, diventa difficile dire e predire cosa faranno le macchine. A livello atomico, quasi granulare, dovresti però essere in grado di spezzettare il codice e capire esattamente cosa stia succedendo”.
Quello che vuole dire: anche se agiscono nel modo che Ford aveva pensato per loro, gli host sono ora in grado di prendere le loro decisioni – ed è qui che subentra il divertimento.
“Per esempio qui abbiamo visto Maeve, dopo che Bernard le dice che è programmata per prendere il treno e andare via, fare l’opposto. Capiamo che quella potrebbe potenzialmente essere la prima vera scelta che fa. E con Dolores, quella di uccidere Ford è una scelta, al contrario di quello che accadde con Arnold, ma è un qualcosa che Ford da creatore poteva a qualche livello prevedere che sarebbe accaduto. Ed è qui che diventa divertente, quando diventa uno scontro fra controllo e comprensione, il sapere cosa la tua creatura farà invece che comandarglielo. Si tratta di quello che vogliamo esplorare nella seconda stagione”.
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