Qualcuno l’aveva immaginato, qualcun altro solo sussurrato. E ora ne abbiamo la conferma. Ma in molti saranno rimasti senza dubbio sorpresi dal grande twist messo in scena nell’ultimo episodio di Westworld.
Proprio in questo episodio, la lentezza che ha da sempre contraddistinto la serie sembra sentirsi ancora di più, quasi pesasse un macigno e i minuti scorressero più lenti del previsto. Come una grande quiete prima della terribile tempesta, abbattutasi nel finale agghiacciante.
Il creatore del parco, magistralmente interpretato da Anthony Hopkins, ci aveva già dato un piccolo assaggio del suo incredibile ed inquietante controllo. Un non so che di sinistro si era rivelato proprio nel primo grande confronto con Theresa, ma è solo ora che l’uomo ha svelato la sua vera faccia. La maschera è caduta, lasciando di stucco la donna, nonché il pubblico. Theresa diventa in qualche modo l’agnello sacrificale, perché di intralcio ai piani e obiettivi predisposti dal Dr. Ford. E nulla può Bernard – altra grande vittima dei giochi dell’uomo – costretto prima a venire a conoscenza della sua natura non umana e poi ad uccidere a sangue freddo la sua collega nonché amante, sotto gli ordini del suo creatore.
Un gioco davvero crudele dunque che mostra la vera natura del Dr. Ford: senza scrupoli o remore, l’uomo è disposto a tutto per salvaguardare i propri progetti, per mantenere il controllo e il potere incontrastato sulla propria grande creatura. È una scena davvero ”creepy” quella che chiude l’episodio, una piccola grande bomba sganciata sul finale, dopo un lungo episodio che ruota intorno ad una forte dicotomia: realtà e finzione, verità e bugia. Concetti che finiscono per confondersi e scambiarsi, come dimostra William che si sente più vivo a Westworld, in un mondo di finzione, e insieme a Dolores, un robot, che nel mondo esterno reale, diventato oramai per lui irreale. Il mondo finisce per capovolgersi, dunque, anche per Bernard, convinto di essere un essere umano, con un passato, un figlio ed una ex moglie, ma che in realtà è solo una marionetta, una pedina di un gioco più grande di lui.
Eppure, è un gioco che sembra destinato a sgretolarsi. Da “L’uomo in nero” al mistero di Arnold, non tutto sembra essere sotto il folle controllo del Dr. Ford: Maeve ormai è pronta a spiccare il volo, e sembra davvero determinata nel suo intento.
Come sempre vi ricordo di visitare le pagine Westworld Italia e James Marsden Italia.
Ford lo fa anche per proteggere gli host, se avesse avuto corso il piano di Theresa avrebbero terminato ogni singolo host presente nel parco e rifatto tutto da zero.
Beh quello perché Theresa si è accorta che ci sono degli host che non funzionano. Se i robot mettono a repentaglio la loro vita o quella degli ospiti è un problema! Ford dal canto suo vuole detenere il controllo assoluto, con nessuno che intralcia i suoi piani!