Westworld – Recensione 1×09 – The Well-Tempered Clavier

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Episodio dopo episodio, inizia ad avvicinarci la risoluzione del grande enigma, iniziamo ad intravedere il bandolo della matassa e a capire meglio cosa nasconde il labirinto che ha dato vita a Westworld. Siamo ad un passo dalla fine e dall’ultimo episodio che andrà in onda la prossima settimana, dalla durata di ben 90 minuti, che ci promette altre definitive risposte alle nostre, tante, domande.

Ma anche questo penultimo episodio non si è risparmiato, ponendoci nuovi enigmi ma fornendoci anche alcune preziose risposte. Senza indugiare oltre, parliamo subito dell’elefante nella stanza: Bernard è Arnold. O meglio un robot che quel folle perfezionista e un po’ inquietante del Dr. Ford ha realizzato a sua immagine e somiglianza. Meave, che ora ha la possibilità di controllare lei stessa gli altri host, non ha perso tempo e ha svelato subito l’altarino a Bernard, rivelandogli di essere anche lui un robot.

Venuto a conoscenza di ciò, Bernard è andato dritto alla fonte, deciso nel voler recuperare tutti i ricordi cancellati. Tra questi scopriamo esserci anche l’aggressione ad Elsie, di cui fin’ora non vi era stata più traccia, da parte del povero Bernard. Ma non soddisfatto, l’androide è voluto tornare ancora indietro, al suo primo ricordo, che lo ha condotto alla rivelazione più importante, collegata a doppio filo con un altro host, Dolores. La ragazza continua il suo viaggio alla ricerca del labirinto e della libertà, che la porta in una chiesa – quella che sappiamo non esistere più in futuro/presente, trasformata in una “città inghiottita dalla sabbia” – nella quale scopre che Arnold è morto, che i loro incontri non sono altro che ricordi e che è lei stessa ad averlo ucciso – dietro ordine del Dr. Ford? Questo ancora non lo sappiamo.

Passato e presente finiscono per confondersi e per confondere lo spettatore stesso, che cerca di tenere traccia di tutto, di ogni singolo dettaglio. Perché ormai è sempre più evidente che si viaggia su più linee temporali, almeno tre. Una in cui Dolores è con William, un’altra ancora antecedente e una del presente, dove si muove L’Uomo in nero. Il suo – quello di Dolores – non è altro che un viaggio nei ricordi, che finisce – si presume – per combaciare con quello del presente, in un continuo loop che non ha mai fine. Così come Bernard ha più volte preso coscienza di sé, a causa di qualcuno o qualcosa, anche Dolores deve aver più volte preso maggior coscienza ed aver intrapreso la sua disperata ricerca della verità, spinta dalla voce di Arnold. Intanto, anche Maeve prosegue il suo viaggio verso la libertà, trovando un nuovo alleato, mentre inizia ad emergere il lato oscuro di William, che non ha alcuna intenzione di abbandonare Dolores.

Insomma, la serie tv ideata da Jonathan Nolan si appresta ad arrivare alla conclusione con un episodio solido e con una messa in scena perfetta, continuando a sorprendere e intrigare il suo pubblico. Ora che siamo così vicini alla fine, tutto sembra acquistare maggior senso, e nonostante la serie sia stata criticata per la troppa ripetitività, lentezza e “freddezza” rispetto alle storie trattate, che non riescono ad emozionare, è indubbio l’alto livello qualitativo di Westworld, dal punto di vista tecnico davvero impeccabile.

Note a margine.

– La foto che fece impazzire il padre di Dolores è la stessa mostrata da Logan a William, che mostra la sua fidanzata. Anche questo è un altro indizio che conferma la teoria delle diverse linee temporali.

– Altro indizio è ovviamente la pronta guarigione di Dolores che si accorge di non esser più ferita allo stomaco e i continui cambi di abito della stessa. L’host sembra davvero perdersi nei ricordi e non riuscire più a distinguere tra presente e passato, realtà e finzione, in una totale e completa confusione.

– Infine, scopriamo che L’Uomo in nero fa parte del consiglio e che ha permesso al Dr. Ford di “rimanere in gioco” tanti anni fa, come racconta Charlotte.

 Come sempre vi ricordo di visitare le pagine Westworld Italia e James Marsden Italia.

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About Manuela

Classe 1991. Laureata in Scienze della Comunicazione. Appassionata di cinema e serie tv. Genere preferito: commedia. Nel tempo libero si diletta con la pittura. Top 5: The O.C., Prison Break, Sex and the City, Will&Grace, Daredevil.

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