Lei di certo non ha bisogno di presentazioni. Prima la vediamo in Guida Galattica per Autostoppisti al fianco di Martin Freeman. Già lì, anche se ancora in briciole, vediamo il suo tratto distintivo, l’eccentricità, sia sua, sia dei personaggi che interpreta: travestita da Charles Darwin per una festa in maschera, quando il travestimento medio di una ragazza (almeno nelle serie tv) è quello di Jasmine. Ma la notorietà vera e propria la conquista con 500 Days of Summer:
da qui in poi quella frangetta e quegli occhioni azzurri saranno al centro di una nuova moda, quella degli adorkables (da adorable e dorky, quindi letteralmente “adorabile maldestro”).
Trattasi di persone al confine tra il vero e proprio nerd, socialmente inibito e goffo, e qualcosa di estremamente irresistibile, tale da far passare sotto silenzio o, almeno, sopportare tutte le stranezze e lati più o meno imbarazzanti. Sarà una mia impressione, ma, oltre al discorso dell’adorkable, Zooey ha reintrodotto l’uso della frangia, ormai considerata parte degli anni Sessanta. Io stessa, dopo essere stata stregata da Summer, ho subito per diversi anni il fascino della frangia. Ma questo non ditelo in giro, la mia adorazione per le dive cinematografiche è un segreto che conservo gelosamente e che non ammetterò mai. Ma tant’è: il nickname è salvifico!
La frangia contiene l’essenza di Zooey. Senza, ci sembra che tutto il fascino e simpatia svaniscano o si tramutino in una ragazza che potremmo incontrare nel nostro condominio. Gli stylist hanno capito il potenziale dell’immagine di Zooey, ed ecco che nascono pagine come What Would Zooey Deschanel Wear (http://wwzdw.com), dove potete trovare tutti i capi indossati da Zooey e (soprattutto) dove andarli a reperire. Inutile dire che molte di noi almeno una volta nella vita hanno sognato di ritrovarsi il guardaroba di Zooey: colorato, espressivo, originale, che fa rivivere quel lato infantile di noi stesse. Molto spesso si fanno confronti con Katy Perry, ma sinceramente, per quanto abbiano colore dei capelli e degli occhi simili, sono su due pianeti diversi. Mettiamola così: Zooey è uno scoiattolino che fa espressioni buffe e al tempo stesso deliziose, Katy una panterona che fa dell’eccesso la sua cifra espressiva. Non è un caso che Zooey abbia preso il sopravvento soprattutto nel Regno Unito: non solo i vestitini hanno uno stile molto britannico (provare per credere), ma i suoi partner nel grande e piccolo schermo sono spesso inglesi, sia nella parte che fanno che nella vita reale (vedi Martin Freeman e Julian Morris).
Da 500 Days of Summer, la sua carriera è ulteriormente sbocciata con la serie comedy New Girl, dove interpreta la sognatrice e al tempo stesso impedita sul fronte sentimentale Jess. Nulla a che vedere con l’introversa Summer, che appena può glissa tutti i tipi di discorsi sulle emozioni e sui sentimenti. Jess è un’insegnante che crede fortemente nella catarsi emotiva e a poco a poco riesce a convertire i suoi coinquilini maschi in questa direzione. Interessante il fatto che, in un’intervista, Zooey abbia dichiarato che Jess non le assomiglia: nella realtà, Zooey ha una mente imprenditoriale che poco ha a che fare con la testa di Jess sempre fra le nuvole. Sarà, ma Zooey qualcosa dei suoi personaggi deve averla, dato che i suoi ruoli sembrano calzarle come un guanto.
La cosa che più adoro di lei? Difficile dirlo, c’è un’ampia scelta di motivazioni per le quali spaziare. Sicuramente, se dovessi operare una scelta, c’è il fatto che lei non ha paura di prendersi in giro. È una ragazza stupenda, eppure si ha l’impressione a volte che non ne sia cosciente, con una mimica facciale inconfondibile e assolutamente ironica.