Il creatore Stephen Falk e il protagonista Chris Geere parlano della piega che prenderà la quarta stagione della comedy di FX dopo il tadimento di Jimmy nel finale.
In linea con i frenetici personaggi al centro dello show, la terza stagione di You’re the Worst si è conclusa con un picco immediatamente seguito da un devastante calo.
Dopo aver proposto a Gretchen (Aya Cash) di sposarlo in cima ad una collina con vista su Los Angeles, Jimmy (Chris Geere) terrorizzato dopo che lei parla di lui come della sua “famiglia”, la abbandona, scappando dal luogo in cui poco prima era avvenuta la romantica proposta di matrimonio con la stessa auto che li aveva condotti fin lì.
Dopo una serie di alti e bassi dei due famigerati “impegno-fobici”, lo sguardo di Jimmy ha fatto capire agli spettatori che, forse questa volta, il tradimento di Jimmy potrebbe avere radici più profonde e meno benevole – una performance che Geere dice di aver raggiunto grazie alla presenza del creatore Stephen Falk che gli sussurrava all’orecchio durante le riprese della scena.
“È stato l’ultimissimo giorno delle riprese,” ha ricordato Geere a The Hollywood Reporter durante un evento di FX Networks tenutosi recentemente a Manhattan. “Stavo guidando e Stephen era seduto sul sedile del passeggero, il cameraman era seduto dietro e c’era una macchina da presa sulla parte anteriore dell’auto. Stephen ha detto, ‘Tu guida e io ti suggerisco cosa fare.’ Ha iniziato a parlare di tutto quello che era accaduto nel corso della stagione e mi ha fatto riflettere su moltissime cose diverse.”
Infatti, la terza stagione della comedy di FX ha visto Jimmy non solo imparare a sostenere Gretchen durante la sua depressione clinica, ma anche attraversare, e apparentemente superare, una sorta di crisi di un quarto di vita dopo la morte del padre con il quale non andava d’accordo da tempo.
“Probabilmente ci sarà un periodo di autoanalisi in cui sarà parecchio ossessionato da sé stesso e cercherà di risolvere le cose a modo suo,” ha detto Geere a proposito di cosa dovrebbero aspettarsi gli spettatori da Jimmy nella quarta stagione, le cui riprese non sono ancora iniziate. “Non credo che proverà un rimorso immediato, semplicemente non è il tipo.”
Tuttavia, sia Geere che Falk insistono che You’re the Worst è fondamentalmente una storia d’amore e che gli spettatori non dovrebbero vedere il finale come la fine della relazione tra Gretchen e Jimmy.
“Non credo che potremo tenerli lontani per sempre,” ha detto Falk a THR. “Ma sicuramente penso che il modo in cui Jimmy ha agito sia qualcosa che farebbe passare a chiunque la voglia di stargli accanto almeno per un po’, giusto?”
Falk ha detto che la quarta stagione riprenderà un po’ di tempo dopo gli eventi del finale di stagione, ma non ci sarà un grosso salto temporale.
“Abbiate fiducia nel fatto che, alla fine, torneranno insieme ad un certo punto,” ha detto Geere, che ha anticipato che Gretchen sarà in bilico tra lo strazio e la collera quando lo show ritornetà. “In fin dei conti è una storia d’amore, e l’amore non è semplice, e questo ne è un classico esempio.”
Oltre alla storia d’amore, You’re the Worst ha esplorato la malattia mentale, l’aborto, i diritti dei veterani e il disturbo da stress post traumatico. Nonostante Falk, che attualmente ha completato metà del prossimo ciclo, abbia detto di non essere alla ricerca della “questione seria della stagione” per questa volta, sta cercando però di ricreare un clima che rispecchi l’attuale vita reale per ispirarsi alle prossime storyline.
“Parliamo molto nella stanza degli sceneggiatori, non solo di cultura popolare, ma anche di politica,” ha detto Falk. “Siamo sicuramente interessati ed informati sul ciò che sta accadendo nel mondo.”
Questo non vuol dire che You’re the Worst seguirà il trend delle sceneggiature televisive che affrontano il presidente Donald Trump. Per lo meno, dice Falk, lo show non menzionerà il suo nome.
“Non vogliamo datare lo show,” ha spiegato. “Ce ne sono alcuni che lavorano su riferimenti specifici. I nostri riferimenti alla cultura popolare sono costanti e dappertutto, ma non dicono al pubblico, ‘Ok, questo è uno show che si svolge esattamente in questo momento.'”