Eccoci con la recensione della 9×08 di Suits ad opera di Ellie per Suits Episodes e Serial Crush. Una puntata che è stata indubbiamente migliore delle precedenti, ma qualcosa fa storcere il naso, tipo gli ultimi 20 secondi. Ecco il senso del finale non l’ho mica capito. Tuttavia ci sono state delle scene belle da vedere, tipo quelle tra Louis e sua sorella o tra Louis e Sheila, e si sono rivisti i ritmi serrati del vecchio Suits. Se nelle scorse puntate il rischio era quello di addormentarsi, questo episodio ci ha tenuti svegli grazie alla parlantina di Malik che parla così in fretta che se ti perdi una parola non capisci più una mazza. Beh, diciamo che già capirci qualcosa dei loro casi non è facile, soprattutto se ritirano fuori questioni di tre stagioni fa come in questo caso. E visto che siamo in tema cose di Suits che non si capiscono, un’altra cosa che mi lascia perplessa è perché gli autori, se avevano un paio di idee come il processo di Harvey e Cahill, il matrimonio e la morte della madre di Harvey, non le hanno sviluppate su più puntate invece che concentrare tutto nelle ultime tre. Così hanno fatto 7 puntate pallosissime di nulla assoluto e le ultime tre piene di avvenimenti (?), che poi magari liquideranno il matrimonio di Louis e Sheila in tre minuti come quella schifezza del matrimonio di Mike e Rachel. Beh, non so a che gioco stanno giocando, a parte quello solito di buttare trame e personaggi insieme e vedere cosa ne esce. Infatti, anche in questa stagione hanno fatto quella che ormai per tradizione chiamiamo “la macedonia sutsiana”, ovvero un miscuglio di personaggi riesumati dal passato e gettati nella mischia con quelli correnti. Ecco, la 9×08 la potremmo anche riassumere così:
La puntata inizia con Harvey che becca un barbone Sean Cahill vagabondare fuori da casa sua e delirare sull’essere stato arrestato, indagato, sospeso da Malik per aver colluso con Harvey ai bei tempi di Mike in galera. Indagine di cui ovviamente Harvey era ignaro, ma tanto Harvey non sa mai niente di niente, sono sempre gli altri a dovergli dire le cose.
Harvey si offre di rappresentare Cahill, ma viene arrestato e messo sotto indagine pure lui da quell’essere odioso di Malik, che è stato informato da qualcuno della loro collusione per incastrare quella mummia di Sutter e far uscire di prigione Mike e Kevin. L’informatore si rivela essere un’altra mummia di nostra sgradita conoscenza, Forstman, che tra una partita di biliardo e l’altra, ha stretto un accordo con il suo amichetto di catacomba. Accordo che si rivela essere tutto un piano di Forstman per vendicarsi di Harvey con il risultato che si è allungato la condanna, ma visto l’agiatezza di quella prigione non gli è andata poi così male. E ringraziate che hanno fatto morire Gallo o ce lo saremmo ritrovato pure lui tra i piedi.
Beh, vi dirò che nel caso di questa puntata non ci ho visto niente di che. Quando settimane fa mi spoilerai l’arresto di Harvey, ho creduto che avessero in serbo delle puntate costruite bene, con un bel po’ di aspettativa e suspense come quando arrestarono Mike, e invece… che delusione. L’arresto di Harvey è durato tre secondi e l’interrogatorio ha riempito quei cinque minuti scarsi, richiamando al parallelismo dell’interrogatorio tra Mike-Woodall-Harold della terza stagione. Un tentativo fallito in tutto per tutto. Non c’è stata suspense o ansia e non c’è stata alcuna scena in stile Harvey e Louis superfighi che arrivano e salvano la situazione. Anzi allo studio non se ne sono manco accorti, ma la questione è stata risolta con Cahill che tradisce Harvey su consiglio della sua gemella cattiva Faye e Harvey che viene fatto uscire da… beh, Alex. Ma vogliamo mettere?
Avrebbero sicuramente potuto sviluppare meglio tutta la questione, magari facendola durare qualche puntata e facendo affrontare ad Harvey le conseguenze delle sue azioni, perché diciamocelo che ha sempre fatto quel cavolo che voleva e gli altri hanno pagato le conseguenze per lui. Ma lui in sé è sempre uscito con le mani pulite e non ha mai imparato la lezione, e pure questa volta se ne esce per un errore di Malik, ma non perché è innocente.
L’altro caso della puntata ha riguardato Esther che chiede aiuto a Louis per fermare l’acquisizione della sua società da parte di un’altra, il cui proprietario è l’ex mentore che tentò di violentarla. Una questione reale anche al di fuori della serie e che viene spesso sottovalutata, perciò sono contenta che se ne sia parlato e come l’hanno affrontata. Esther ha tutti i motivi per non voler dire quello che è successo, anche se alla fine lo fa per fermare la fusione, ma soprattutto per se stessa e per non dare soddisfazioni a quell’essere e non lasciargli alcun potere su di lei. Mi è piaciuto come Katrina abbia aiutato Louis a gestire la situazione e a comprendere le ragioni della sorella, e anche la collaborazione di Samantha. Formano una bella Banda delle Bionde, anche se non si è capito perché abbiano messo da parte totalmente la questione della riassunzione della Wheeler, così come la questione Faye è finita nel dimenticatoio.
Bella da vedere anche la scena di Louis che chiede a Sheila di sposarlo, finalmente un po’ di emozione in questa serie! Quello che non è stato bello è quella scena improvvisa e senza alcun senso di Donna che dice ad Harvey che la madre è morta. Intanto perché nessuno ha contattato Harvey invece di Donna? Possibile che questa debba sempre sapere tutto prima degli altri? E secondo, se mammina stava benone nella scorsa puntata e non mi sembra affatto una paziente del Dottor Nowzaradan, perché farla morire dal nulla di infarto? Per fare il parallelismo tra la morte del padre e questa con Donna in mezzo, o per distruggere Harvey definitivamente? Veramente, non capisco il senso. Piuttosto avrebbero potuto far ammalare la madre e vedere Harvey che piano piano viene a termini con il loro rapporto e con la sua morte, ma così anche no!
Forse è meglio passare alla perla della puntata, che anche questa volta se la aggiudica Harvey, lui che è sempre migliore di tutti. Ahahah!
Alla prossima, penultima, settimana,
Ellie