Upload è una serie tv prodotta e distribuita da Amazon Prime video, composta per ora da una stagione e 10 episodi di circa 30 minuti di durata.
La serie è ambientata in un futuro alternativo, nel quale è possibile far vivere le anime anche dopo la morte, tramite un upload in un paradiso virtuale. Queste anime sono aiutate da degli assistenti umani chiamati ”angelo”.
Nathan, interpretato da Robbie Amell, finisce nel paradiso noto come ”Lake View”, a seguito di una morte avvenuta in circostanze sospette.
Nora, interpretata da Andy Allo, una ragazza di New York, diventa suo ”angelo”, e i due stringono un legame fin da subito.
Nathan non si trova molto bene con i suoi compagni nell’aldilà, e spesso si ritrova a passare giornate intere con il suo ”angelo”. Nel frattempo, Nora, cerca di scoprire di piu’ sulla morte di Nathan.
Ogni episodio quindi viaggia parallelamente su due storie. Da una parte la storia d’amore tra Nathan e Nora, con tutte le difficoltà che la situazione comporta. Dall’altra, quella che a spinto me ad andare avanti, la storia della morte di Nathan, che risulta fin da subito sospetta.
I personaggi, sia quelli principali che secondari, risultano essere ben scritti. Oltre a Nathan e Nora abbiamo Ingrid, fidanzata di Nathan ancora in vita e proprietaria dell’account dell’anima di Nathan. Aleesha, collega di lavoro di Nora, che cerca in tutti i modi di far capire a Nora che la storia con Nathan è impossibile. E infine abbiamo Luke, un residente del ”Lake View” con il quale Nathan stringerà un rapporto d’amicizia.
Tutti risultano ben caratterizzati. Ingrid per esempio è una ragazza che odi facilmente per la sua superficialità e per la sua voglia di essere sempre al centro dell’attenzione. Luke invece è il classico bambinone che cerca sempre scappatoie e pensa solo a divertirsi. Anche i personaggi non ricorrenti risultano ben scritti. Per esempio il padre di Nora, Dave. Dave non vuole fare l’upload in nessun paradiso virtuale, vuole invece morire ”alla vecchia maniera” per incontrare nuovamente la sua amata, morta prima dell’upload.
Una delle cosa che più mi è piaciuta di Upload è la messa in scena del paradiso. Nelle pubblicità che i viventi possono vedere risulta come un posto fantastico, ma invece è tutt’altro. L’aldilà virtuale si presenta come un enorme app per smartphone. Di conseguenza, piena di bug, popup, e cose accessibili solo a pagamento. Non è tutto, solo le persone più ricche possono permettersi i ”giga illimitati” al ”Lake View” per tutti gli altri c’è la sezione ”2 giga”. Ovvero le anime devono gestire i loro consumi, intesi come movimenti, letture, pensieri.
Il ”Lake View” però non è l’unico aldilà virtuale in Upload. Facebook per esempio ha il suo, un enorme casinò dove scommettere per tutta l’eternità monete virtuali, acquistabili ovviamente tramite soldi veri. Oltre a Facebook, anche Apple e Google hanno creato il loro, ma la serie purtroppo non li descrive bene. Possiamo però vedere altri paradisi virtuali in una puntata, nessuno però raggiunge la bellezza di ”Lake View”.
Il finale, ovviamente senza fare spoiler, non mi ha convinto particolarmente, anche se è evidente che servirà a costruire la seconda stagione.
Per concludere questa mia recensione, consiglio la visione di Upload a chi cerca qualcosa di leggero e rilassante. Ma che allo stesso tempo abbia un pizzico di mistero e con una storia accattivante.
In attesa della seconda stagione vi allego il link del trailer della prima stagione, cosi se siete ancora indubbio potete decidere voi stessi.