American Horror Story – Recensione 4×05 – Pink Cupcake

Sono un po’ indecisa. Non so se questa puntata è stata geniale o un po’ meh. Sarà che già mi manca da morire Edward Mordrake – Vi prego, ridatemelo! – e che mi manca Twisty, ma questo episodio l’ho visto con un po’ di disincanto. Soprassediamo sulla trama perché se no mi confondo io e confondo anche voi; vediamo un po’ di parlare dei personaggi e partiamo dal più odiato del momento, che io invece apprezzo moltissimo: Dandy Mott. Come si fa a non vedere quanto questo personaggio sia geniale e soprattutto in linea con uno dei cardini di AHS durante ogni stagione? Parlo della questione materna, ovviamente. Non so se ci avete fatto caso ma quello delle madri “cattive” o sbagliate è un tema che si ripete costantemente nella creazione di serial killer/Mostri. Nella prima stagione abbiamo Tate, che ha un’attrice frustrata come madre (riprenderemo questa cosa parlando di Elsa) che ha avuto solo figli deformi o con handicap ad eccezione di Tate.  Su di lui ha riversato tutte le sue speranze, arrivando però a traumatizzarlo al punto che il ragazzo farà saltare il cervello ad un gruppo di suoi compagni di scuola. In Asylum non mi metto nemmeno a spiegare quali traumi abbia causato l’abbandono materno in Oliver Thredson aka Bloody Face. In Coven abbiamo addirittura la combo: madre stupratrice di Kyle e Madre assente e disinteressata per Cordelia (e anche Delphine non è che sia stata esattamente una madre esemplare).
Ed eccoci di nuovo: Una madre che è stata assente e anaffettiva nell’infanzia e che ora è troppo permissiva ha creato un nuovo mostro. Dandy è molto di più che un piccolo psicopatico annoiato, è l’esasperazione del prototipo del bambino ricco e viziato che cerca attenzioni nel modo più plateale ed evidente possibile. A scanso di equivoci, non lo sto giustificando, lo sto analizzando. La sua ingenuità, la sua costante insoddisfazione, sono quasi assimilabili a quelle del Dott. Thredson e se è vero che tutte le stagioni di AHS sono collegate e che Freak Show è un prequel di Asylum, non so perché ma non riesco a non pensare che la madre che abbandona Oliver all’orfanotrofio sia proprio la signora Mott. Avevo anche avuto per un istante pensato che potesse essere il figlio di Dandy, ma non combaciano i tempi (Freak Show è ambientato circa 5 anni prima di Asylum). Comunque il modo in cui il personaggio è stato tratteggiato, secondo me è intelligentissimo e soprattutto è ottima l’interpretazione di Finn Wittrock.

E parliamo di Elsa, avanti, facciamo questo sforzo. Io non capisco perché hai un’attrice come Jessica Lange e la releghi sempre allo stesso ruolo. È stata la ragazza di provincia di buona famiglia che si trasferisce a Hollywood per fare l’attrice e si ritrova a fare la vicina impicciona; è stata la cantante alcolizzata che finisce a fare la suora; è stata la strega che frequentava il jet set e l’alta società fregandosene della figlia; e adesso è una ex pornostar senza gambe che cerca di sfondare ma sostanzialmente dirige un circo degli orrori. Ma soprattutto, in ogni stagione, è un’approfittatrice pronta a fregare chiunque – inclusi parenti – per ottenere quello che vuole lei. Non è che basta cambiarle l’abito o l’accento per avere un personaggio diverso, io li vedo sempre tutti uguali. Ovviamente ci sarà qualcuno non d’accordo, vi prego, spiegatemi il vostro punto di vista perché io vedo soltanto uno spreco di talento della Lange. E soprattutto: Smettete di farla cantare! Non perché non abbia una bella voce ma perché lascerei le canzoni a Glee, per quello che ne resta.

In più, per l’ennesima volta, interpreta una pessima madre/guida. Se ci pensate Elsa è un po’ il genitore di questi Freaks, quella che si occupa di tenerli insieme ed anche al sicuro, ma nel momento in cui uno di questi (in realtà due, cioè però… insomma, le siamesi) si mette sulla sua strada, lei che fa? Va a consegnarle a Gloria Mott. Va bene, non sa che Dandy è uno psicopatico, ma qualcosa mi dice che se anche lo sapesse non le importerebbe. È tutto così Fiona Goode…
Le fantasie di Stanley sono state la parte più interessante della puntata e non solo perché ho assaporato la dolce possibilità che Bette e Dot si togliessero dalle scatole; ma perché creano quella confusione che in un Horror è anche piacevole. Il fatto che però queste siano smontate dalla Roberts è ancora più divertente. Si direbbe che il cinico della coppia sia lui, ma senza dubbio lei è quella realista ed è anche il personaggio più realistico. Prova compassione, forse simpatia per i Freaks, ma come qualunque altra ragazza “normale”, quando Jimmy prova a baciarla si ritira, che è un po’ la reazione generale che avrebbe la maggior parte delle persone; pur riconoscendo le qualità, per accettare certi difetti fisici ci vuole tempo e tutto sommato io non sono pronta a mollare la loro ship; diamo tempo ad Esmeralda e intanto godiamoci le prese in giro del sedicente talent scout che propone alla star (?), Miss Mars, di fare televisione… e lei declina. Alla sua età e senza gambe, le offrono un contratto e lei declina perché vuole essere una stella del cinema. Un po’ di sana modestia e consapevolezza dei propri limiti ci vorrebbe, non trovate anche voi? E lui gliela fornisce, come uno schiaffo, interessandosi alle gemelle e mostrandole che quando passa l’ultimo treno, devi salirci o lasciare la stazione. E poi quei cupcake erano cosi deliziosi da guardare!
Che Dell avesse gusti inconsueti l’avevamo anche capito, ma che sia un gay represso è venuto fuori solo in questa puntata. Eppure gli indizi c’erano tutti: la Barba di Ethel… ci siamo fatti traviare dal suo buon cuore non rendendoci conto che effettivamente un uomo che sta con una donna che ha la barba o è molto aperto mentalmente (e lui ha dimostrato sempre il contrario) o non può che essere un omosessuale che cerca di reprimere o deviare la sua sessualità verso le donne. Fra il clitoride gigante di Desiree e la bellezza sfrontata di Matt Bomer abbiamo capito che è semplicemente omosessuale, ma vivendo nel tempo in cui vive e recitando il ruolo sociale che ha, non può permettersi di dichiararlo. È un personaggio strano, che non ho capito. Non è che mi dispiaccia, ogni tanto mi lascia perplessa, però nel complesso va bene e mi è piaciuto come con poche scene abbiano fornito più sfaccettature di lui. Desi… mi ha fatto moltissima tenerezza, devo dire. Pensavo, in tutta onestà, che l’ermafrodito fosse Stanley; invece (non) era lei. Angela Basset sempre meravigliosa, spero le diano altro spazio perché ha una sfrontatezza che si mischia in maniera delicatissima alla sua fragilità.
Su Matt Bomer non ho molto da dire, se devo essere sincera. Bellissimo, bravo… ma voglio capire un attimo il suo non morire nonostante Dandy l’abbia pugnalato una decina di volte, e anche mutilato. È anche lui un Freak o è semplicemente una scena per farci piangere e odiare di più il viziatello?
Non mi sento di dire molto di Jimmy; mi sembra un altro con terribili problemi di carenze di affetto. Sinceramente? Lo trovo un personaggio un po’ sopravvalutato fino ad ora, chi lo paragona a Tate compie una grandissima bestemmia, sempre secondo me.
È tornata Queenie… e ora si chiama Regina. Poca fantasia con i nomi? Al momento si preoccupa solo della madre – divenuta concime per le piante – ma penso che prima o poi arriverà anche lei a farsi ammazzare o ci libererà di Dandy? Apriamo le scommesse.
È stato un episodio che mi ha lasciato freddina, forse perché dopo gli episodi di Halloween pensavo che la serie fosse finalmente decollata e invece adesso mi ritrovo con la stessa sensazione di incertezza dell’inizio. Forse, semplicemente, rivoglio Twisty.
Vi lascio col promo e vi ricordo di passare da American Horror Story ITALIA e American Horror Story Italia Streaming per aggiornamenti e news.

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