Buonsalve carissimi amici, bentornati a Chicago! L’episodio mi ha fatto storcere un po’ il naso per alcune cose… ma nel complesso è riuscito a stapparmi qualche sorriso, un po’ di ansia e un po’ – tanto – di incazzo.

Partiamo con lui, Peter Mills. Non ho mai avuto tanta simpatia nei confronti di questo personaggio, è sempre stato un nì per me. Dapprima come vigile del fuoco, spocchioso, borioso, sfruttato forse troppo poco dagli autori che ai miei occhi lo facevano risultare inutile per la maggior parte del tempo. La sua personalità non mi ha mai affascinata, ma qualcosa è cambiato quando, affetto dalle continue vertigini, si è dato nel campo della medicina diventando un paramedico. È lì che ha iniziato non dico a piacermi alla follia, ma almeno ad essere tollerato… sembrava avesse trovato la sua strada su quella ambulanza e ora invece lo vogliono riportare tra le fiamme… ma perché? Solo per farmi storcere ancora il naso e farmi incazzare per ben quaranta minuti? In questo episodio l’ho tollerato poco e niente, ha ripreso ad essere quello spocchioso e sofaretuttoiodasolo che a me non è mai piaciuto. Va bene il fatto che abbia salvato quel poveretto appeso a teatro, altri due minuti e si sarebbe sfracellato a terra, ma ho sperato – e sì, sono cattiva – che gli venissero le vertigini e che Severide si fosse trovato nella situazione di dovergli salvare le chiappe! Non mi son piaciuti i toni che ha assunto con Kelly riguardo il suo vecchio posto nella Squad, dato adesso ad un suo vecchio amico… almeno dopo per fortuna si è scusato! Sperava di poter dare subito una risposta a Boden riguardo il suo stato di salute, peccato che i risultati ci mettano un po’ ad arrivare… e no, non  mi è dispiaciuto.

Altro incazzo è dovuto al comportamento di Sylvie Brett, mi dispiace dirlo ma mi ha delusa e non poco perché stava davvero iniziando a piacermi. Come si può spezzare così il cuore di Cruz?! Posso capire che la ragazza sia giovane e voglia svagarsi per i locali della città, passi anche il fatto che Joe non sia uno che ama andare per i locali… ma dopo esserti trasferita a Chicago per iniziare una nuova vita, non potevi mettere le cose in chiaro da subito con il nostro insegnante di zumba? La teoria del friends with benefits poteva andare bene… invece no, abbiamo voluto una bella relazione impegnativa! Mi dispiace tanto per Joe, vedere Sylvie che se la spassa in discoteca mi ha fatto venire tanta tristezza e incazzo.

Chi invece mi ha fatto una bella impressione e si è già ritagliato una fetta, seppur piccola, del mio cuore è Rice. Non mi è piaciuto il modo in cui Otis si è scagliato contro di lui, senza sapere la triste storia che c’era dietro, e mi ha fatto tanta tenerezza vederlo a fine episodio con il figlioletto. Si è guadagnato – spero – il posto nella Squad 3 per ovvi meriti e son contenta, e poi diciamocelo… grazie a lui e all’infermiera del Chicago Med possiamo conoscere un po’ di più del Severide giovane! Non vedo l’ora che accada tutto questo…

Questione Mouch: si è amaramente pentito del suo gesto e si è reso conto, dopo la sfuriata di Emmett, che probabilmente avrebbe perso l’occasione di conoscere la figlia. Le sue scene mi hanno davvero commossa, soprattutto quando è andato a chiedere una seconda opportunità al ragazzo, ma niente batte il momento in cui ha avuto l’incontro con la figlia. Mi piace quando scelgono bene gli attori che andranno a interpretare un determinato personaggio, trovo che la ragazza assomigli a Mouch, sarà per gli occhi piccolini che caratterizzano il nostro pompiere!

Non esprimo un parere sul fatto che Casey abbia deciso di andare a lavorare a fianco a uno strip club… perché bastano i commenti di Chief Boden a esprimere i miei pensieri!!

Dunque, l’episodio è stato in linea di massima piacevole ma non troppo, non sbilanciamoci che fa male! Anche l’intervento di Severide per estrarre e portare in salvo l’uomo intrappolato nella macchina speravo fosse qualcosa di più coinvolgente, sarà che Mills e la sua voglia di fare ha rovinato un po’ il tutto! Aspettiamo il prossimo episodio…