Emmys 2014 – Troppi grandi show, troppi pochi premi e scelte veramente stupide

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Per chi guarda più serie tv che film nell’arco di un anno, gli Emmys dovrebbero avere la valenza degli Oscar per il cinema. Ma da 3 annetti a questa parte, provare a capire il senso logico di questa premiazione è come sparare alla Croce Rossa. È stata una grandissima annata riguardo le serie tv, grandissimi nomi che si sono confermati e novità provenienti da canali alternativi (Netflix e Amazon), ma si è creata una confusione generale che comincia già dalle assurde divisioni nelle categorie.  Shameless,con la sua quinta stagione dai toni più cupi, è stata considerata una comedy e non più un drama.  True Dective e American Horror Story, pur avendo la stessa struttura narrativa, la prima è candidata come “best drama”, la seconda nella categoria “best miniseries”. Treme, drama sconosciutissimo e capolavoro televisivo, è stata considerata come “mini series” perché l’ultima stagione non aveva abbastanza episodi per essere considerata altrove. Dove si chiede ai votanti degli Emmys di scegliere tra The Big Bang Theory e Louie, tra Jim Parsons e Louis C.K.

E qui abbiamo parlato solo della confusione che regna solo nella divisione, ma quello che peggiora la situazione sono le scelte fatte in generale. Ci si chiede se i critici riescano a vedere tutto o abbiano i prosciutti davanti agli occhi. O forse non hanno mai svolto al completo il loro lavoro pure anni fa, quando la HBO era la padrona in città. Quindi perché dovrebbero farlo ora? Le Nomination degli Emmy 2014  non sono del tutto da buttare, ma ci sono mancanze e scelte che fanno venire solo voglia di sbattere la testa contro la tastiera.

The Americans con la sua seconda stagione ha spaccato di brutto nella sua completezza ma ha ricevuto solo una nomination per Margo Martindale come “Best guest star”. E lei anni fa ne vinse uno per la stessa categoria grazie a Justified, hanno avuto il coraggio di snobbare The Americans nella sua interezza, come serie e attori protagonisti, nonostante gli elogi siano piovuti da qualunque testata americana.

The Good Wife ha ricevuto le 3 nomination delle sue colonne di attori (Margulies, Charles e Baranski) ma non è stata compresa nei “Best Drama”. E chi ha visto la quinta stagione sa benissimo quello che ha rappresentato per la tv di quest’anno, basta nominare “Hitting The Fan” o farsi un calcolo in generale che tante ore di altissima qualità in una sola stagione (22 puntate) non si trovano da nessun’altra parte. Ma in fondo gli è andata bene, pensate ad Hannibal che non è stato neanche calcolato dopo questa stagione superba.

Per il secondo anno di fila Tatiana Manslany non è stata considerata per la sua performance in Orphan Black dove interpreta una mezza dozzina di ruoli differenti. Magari Orphan Black nel suo insieme non è un capolavoro, ma il lavoro della sua protagonista è innegabile. Ma essendo il suo ancora un nome poco conosciuto, ed essendo protagonista di un programma sci-fi che è trasmesso da un canale considerato agli Emmy solo per le miniserie e  film, probabilmente non verrà mai considerata (tranne se non riesce nel mentre a girare due o tre film e poi finire in una nuova serie della Showtime).

E queste in breve sono le mancanze grosse, potrei stare qui a parlare delle restanti ma non finiremo più. Con Sons Of Anarchy ci abbiamo fatto il callo, ma vedere penalizzati anche i suoi attori migliori è inconcepibile (Maggie Siff come supporting e Walton Goggins come guest star). Stessa cosa per Parenthood con Monica Potter, che almeno è stata considerata per questi ultimi Golden Globes con una nomination. Come è stata considerata solo Amy Poehler per Parks And Recreations, lasciando fuori la comedy nel suo insieme (e la sesta stagione è stata bellissima!) e Nick Offerman, nonostante lui e sua protagonista siano il cuore pulsante dello show.

E potremmo continuare all’infinito solo parlando degli esclusi. La conseguenza di queste scelte infatti portano a scelte e candidati che fanno stare veramente male, tanto sono inconcepibili.

Downton Abbey, nonostante la sua quarta stagione non sia stata per niente all’altezza delle aspettative, risultando ridondante, noiosa, per niente vitale, ha ricevuto quasi tutte le nomination nelle categorie più importanti, derubando chi meritava veramente (nonostante voglia ancora che Maggie Smith diventi mia nonna). Stesso discorso per House Of Cards, con una seconda stagione incomparabile con la prima, ha sbancato con le candidature. Un po’ come è successo con il film The Normal Heart, bello senza alcun dubbio ma ha divorato posti in quasi tutte le categorie pure con le comparse. Aggiungiamoci le 18 nomination di Game Of Thrones, che sono veramente troppe, e otteniamo questo pasticcio di lista.

Ma è anche inutile piangere sul latte versato, il danno è fatto e l’unica cosa che ci resta è vedere almeno i meriti di questa lista. Orange Is The New Black Fargo dominano in molte categorie ed è un’ottima cosa. La seconda stagione del dramedy Netflix è stata migliore della prima, portando la bravura di un foltissimo cast a livelli altissimi (tanto che la categoria guest stars femminili è totalmente occupata dalle attrici della serie). E Fargo nel giro di 10 puntate ha dimostrato di essere un prodotto immenso, spostando la genialità dei Coen dentro il piccolo schermo, grazie a un cast stellare. Quindi sono tutte nomination che trovo meritate da questo punto di vista. Tanto per dimostrare che in fondo non è tutto da buttare.

Oramai, però, il sistema è completamente rotto. A scelte stupide a nomination senza senso seguono divisioni senza alcun senso logico. E non so se il problema è che esiste veramente troppa televisione, troppi show, e i critici non riescono a vedere tutto, ma è quello il loro lavoro, ci siamo riusciti noi perché non possono riuscirci loro? Magari ad Agosto la rabbia sparirà quando vedremo qualche premio veramente meritato (la categoria Best Actor In A Drama Series è allucinante, io non saprei chi votare) ma nello stesso momento penso all’assenza di Matthew Rhys o di Michael Sheen che annulla la gioia generale. Ma noi siamo sempre qua, a sparare sulla Croce Rossa e a sperare in un cambiamento futuro. Un po’ come Leonardo Di Caprio che attende il suo Oscar.

E voi cosa ne pensate? Vi sembrano scelte giuste? Siete arrabbiati? O fate ancora parte della schiera di persone che riescono ancora a ridere guardando Modern Family e The Big Bang Theory?

Fonte: Hitfix

 

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