Abbiate pazienza nuovi fan di Outlander, ma The Gathering è stato un episodio scritto principalmente per i fan della saga di Diana Gabaldon. Quanti di noi stavano aspettando con impazienza il motto: “Je suis prest!“?
Reazione dei fan:
Ma andiamo con ordine, l’episodio si apre con Claire (Caitriona Balfe) che corre e gioca insieme ai bambini del clan Mackenzie. Bisogna ammettere che il paesaggio scozzese è sempre molto vivido, selvaggio e bellissimo, in tutte le sue inquadrature. Sebbene sia ancora controllata a vista, si nota subito come lei si senta più a suo agio nella sua posizione e nella sua nuova vita in questo mondo sconosciuto. Anche i suoi aguzzini sembrano vederla più di buon occhio e invece di comandarla a bacchetta e tollerarla a malapena, sono nei suoi confronti molto più rilassati e a loro agio. Questo è sicuramente un indice del tempo passato che deve essere più di qualche giorno dal suo arrivo a Castle Leoch e le persone si sono ormai abituate a lei e ai suoi modi di fare poco convenzionali per l’epoca. Scopriamo però che nonostante Claire cominci a sentirsi bene circondata da queste persone, non sta affatto trascurando i suoi piani di fuga, anzi! Proprio il giocare con i bambini le ha permesso di esplorare i dintorni, studiare i turni di guardia e marcare le vie di fuga migliori. E tutto questo mentre il clan è impegnato ad organizzare una grande Adunanza.
Appena arriviamo nei saloni del castello di Colum (Gary Lewis) troviamo la gradita sorpresa del cameo di Ron Moore, il produttore esecutivo e showrunner della serie tv, colui che dobbiamo ringraziare per aver convinto Diana a portare Outlander sui nostri schermi, nel corso di questi 20 e passa anni trascorsi dalla prima edizione del primo libro, lei aveva rifiutato ben più di un’offerta per l’acquisto dei diritti. È un’apparizione gradita, ma di breve durata. Viene dato molto più spazio, invece, al cameo dell’autrice Diana Gabaldon, bellissima nel suo costume, riesce addirittura a dire qualche battuta insieme ad Annette Badland che interpreta la signora FitzGibbons. Tra le due protagoniste di questo scambio sembra esserci una distinta rivalità e una storia complessa, ma purtroppo i dettagli di questa ci vengono tenuti nascosti. Visto che la serie tv è già stata rinnovata per una seconda stagione di 13 episodi, speriamo che ci sia un’altra circostanza che permetta di approfondire la questione e soprattutto di riportare Diana in Outlander.
All’arrivo in sala, l’Adunanza è già pronta per iniziare. Nonostante la malattia, bisogna dire che Colum ha una presenza potente all’interno della stanza, è autoritario e deciso e trasmette un’aura di potere attorno a lui. Bisogna ammettere che Colum deve possedere una forza non indifferente per essere riuscito a farsi votare come Laird dal suo clan; come spiega Murtagh (Duncan Lacroix) durante il giuramento di Jamie (Sam Heughan), sono gli uomini del clan a scegliere il loro laird se ritengono un uomo degno di tale onore. E scegliere un uomo che non può cavalcare o condurre gli uomini in battaglia è un grande onore, certo lo aiuta il fatto di avere un fratello, Dougal (Graham McTavish), disposto a prendersi carico di tutte queste incombenze al suo posto e ad essere il suo braccio destro. Certo questo non sminuisce, comunque l’immensità dei risultati conseguiti da Colum.
E per la prima volta Jamie viene messo nei guai dai piani di Claire. La ragazza approfitta dell’ubriachezza e dei festeggiamenti dell’Adunanza per sgattaiolare verso le scuderie e scappare verso la libertà, solo per ritrovarsi ad inciampare su un povero Jamie che la convince che scappare in questo momento sarebbe una pazzia e tenta di riportarla al castello al sicuro. Purtroppo però, la loro presenza nel cortile del castello non passa inosservata e Jamie viene trascinato dai membri del clan davanti al loro signore per giurare fedeltà a Colum. Claire non capisce la gravità di tutto fino a che non vede la tensione nella sala al comparire di Jamie e fino a quando Murtagh non le spiega la situazione impossibile in cui ha messo il povero Jamie. Se giurasse fedeltà, Dougal lo ucciderebbe senza esitazione e se non lo facesse, lo ucciderebbero i membri del clan. Una situazione impossibile da cui il ragazzo riesce a salvarsi grazie alla sua astuzia. Credo che la trovata di usare il gaelico all’Adunanza sia stata geniale, perché ha permesso a noi spettatori di sentirci estraniati da quello che stava succedendo, anche il fatto di dover seguire tutto grazie alle spiegazioni di Murtagh, ci ha permesso di capire maggiormente il punto di vista di Claire e le sue sensazioni di fronte a tutto questo.
Lasciando da parte l’Adunanza, The Gathering si è concentrata soprattutto nel mostrare lo strano tipo di relazione tra Claire e Dougal. Per la prima volta, abbiamo visto che Dougal è attratto dalla nuova arrivata e in un momento di ubriachezza cerca di approfittarne, ma Claire non accetta passivamente le sue avance e con uno sgabello si libera dalla stretta dell’uomo. Tuttavia i rapporti tra i due continuano a essere incerti, lui è sospettoso nei suoi confronti perché sa che nasconde qualcosa, ma è anche riconoscente a Claire per il modo in cui ha aiutato Geordie a morire in pace, una delle cose più importanti per Dougal. I due sono uniti da questa morte terribile, avvenuta durante la caccia al cinghiale. Questo comunque non impedisce a Dougal di continuare a trattare Claire con la diffidenza mostrata finora, quando le comunica che sarebbe dovuta partire con lui per le terre dei Mackenzie a fine episodio.
Outlander continua a raccontare la sua storia con il solito ritmo lento al quale ci siamo ormai abituati, ma in realtà il tempo all’interno della serie sta passando velocemente, il fatto che Claire giochi quotidianamente con i bambini e che sia più libera dai suoi controllori, indica chiaramente il fatto che è passato abbastanza tempo perché gli abitanti di Castle Leoch si adattassero alla sua presenza e cominciassero ad accettarla. E proprio ora che sembrava aver trovato il suo posto nella vita tra quella gente, oltre che una via di fuga attuabile alla prima occasione, Dougal le porta via anche quelle poche certezze, costringendola a intraprendere un viaggio verso l’ignoto, con un gruppo di uomini che non si fidano abbastanza di lei da lasciarla senza una guardia costante. Le musiche sono impeccabili, Bear McCleary riesce a farci capire lo stato d’animo della protagonista solo con la musica di sottofondo. Anche questo episodio è stato diretto da Brian Kelly che ha un modo molto particolare di fare risaltare il paesaggio e di rendere quindi la Scozia uno dei protagonisti.
Se volete commentare con noi la puntata passate dal nostro gruppo facebook: Innamorati delle Serie Tv (Serial Crush). Mentre per ulteriori approfondimenti e news vi rimandiamo alle bellissime pagine facebook: Outlander Italy, La Gazzetta di Outlander, Outlander Italia, Outlander, il Mondo di Jamie & Claire – The Italian Fangroup, Sam Heughan Italian Fans, Sam Heughan Italia, Blends of Scotland, Ireland, UK: Ladies’ perfect tea e Caitriona Balfe Italian Fans.
Come sempre, vi lascio col promo della prossima puntata, intitolata “Rent”, dove sembra che le conoscenze storiche di Claire la metteranno ancora più nei guai di quanto già non si trovi a gestire:
L’angolo del lettore:
Come sempre, ci tengo ad avvisarvi che in questa sezione potreste trovare spoiler in quanto dedicata a chi abbia già letto almeno il primo libro della saga.
La verità è che l’espressione scanzonata di Jamie mentre recita il motto della sua famiglia me la sono sempre immaginata così. È incredibile come Sam Heughan riesca perfettamente a rendere il personaggio di Jamie nel suo insieme, sia la parte più giovanile di lui, sia la parte più seria e riflessiva, come quando si è trovato in fila per rendere il suo giuramento al laird. Per il resto, tutta la storia dell’Adunanza è stata molto fedele al libro. Anche Caitriona Balfe fa un lavoro eccelso per Claire, per quanto l’attrice sia un tantino magra rispetto alle descrizioni del libro, per tutto il resto lei agisce e si comporta esattamente come io mi immaginavo Claire, anche gli sguardi a Jamie di qualcuno che guarda perché piace, ma sa di dover tornare a casa dall’uomo che ama.
Emozionatissima di vedere Diana nei panni di Iona MacTavish, anche quando zittisce Murtagh mentre spiega a Claire cosa sta succedendo, sembra quasi che in realtà stia richiamando l’attenzione degli spettatori per prestare attenzione alla sua storia e ai suoi personaggi. Inoltre fa piacere vedere fino a che punto lei sia stata coinvolta nella produzione dello show ed è un buon auspicio per tutti noi lettori, perché significa che difficilmente permetterà che la storia e i personaggi vengano snaturati come è successo ad altre saghe (e sì sto parlando dei libri di True Blood).
Mi ha molto impressionato anche la storia di Dougal e Claire, devo ammettere che nel libro non ho mai prestato troppa attenzione al personaggio di Dougal, principalmente perché sono sempre troppo coinvolta nell’andare avanti fino ai pezzi più interessanti dove Jamie è al centro di tutto, ma vedere le scene di lui e Claire sullo schermo mi ha fatto molta impressione. È chiaro che tra loro due c’è ben poca fiducia da entrambi i lati, ma nonostante questo si riesce a vedere una connessione tra loro, che nel libro invece non trovo così immediata. Forse perché nel libro Dougal, per quanto fisicamente attratto da Claire, è principalmente un uomo affamato di potere che sa di non avere la stessa mente politica del fratello Colum e quindi ogni sua mossa sembra un sotterfugio per qualcos’altro. Fatto sta che io questa connessione tra Claire e Dougal l’ho sentita e vista molto più nella serie che non nel libro.
A questo punto non posso far altro che aspettare con trepidazione i prossimi eventi, anche se in linea di massima so già quello che deve accadere, non posso proprio fare a meno di morire dalla voglia di vedere cosa succederà. So che sembra un discorso complicato, ma penso possiate capirmi, ora che so quanto bella è la storia di Outlander anche sullo schermo, sono diventata dipendente dalla mia dose settimanale di storia e so già che la pausa tra la prima metà della stagione e la seconda mi ucciderà! Certo anche il fatto che alcuni dialoghi siano presi pari pari dal libro non aiuta!
Non ho letto i libri, ma la serie mi sta piacendo molto, nonostante la voce narrante di Claire sia a volte un po’ ingombrante e si, concordo con Jeda, il ritmo è lento. Bella davvero questa puntata in tutta la parte dell’Adunanza…ho trovato un po’ “buttata li” la parte della caccia al cinghiale e della dipartita di Geordie che è stata senza dubbio emotivamente forte ma un po’ slegata da tutto il resto!Proseguiamo bene comunque
Lo devo dire, ho amato troppo questa puntata! Il ritmo è sempre lentissimo e ogni tanto ho anche sbuffato, ma questo viene compensato da tutto il resto! I paesaggi, le musiche, i vestiti… tutto mi fa fangirlare come una scema xD
insomma, il secondo episodio a mio avviso è il più debole di tutti quelli visti fino ad ora, ma si tratta comunque di una serie di altissimo livello e secondo me si sono ripresi alla grande. Il ritmo lento probabilmente lo richiede la serie stessa, gli stessi monologhi interiori di Claire rallentano molto la visione ma sono altrettanto magnifici perchè permettono di entrare nella testa della protagonista.
Insomma, ogni puntata sono sempre più entusiasta!