Una delle serie da me tanto attese è finalmente arrivata! Un perfetto mix di attori, produttori e network televisivo ed ecco che viene fuori un bel prodotto. Il pilot ha incuriosito quanto basta, anche se devo ammettere che ho trovato, per ora, alcuni punti in comune con Saving Hope, ad iniziare soprattutto dalle luci – quella sorta di luce abbagliante che compare quando si parla di “aldilà”. E poi, beh, il tema stesso dell’esperienza di “quasi morte” è centrale in SH, ma nel caso di Proof l’argomento verrà trattato in maniera assolutamente diversa. Sembra infatti che i morti vogliano preservare un certo alone di mistero oltre il quale nessuno, a parte in questo caso Lilly, può avere eccesso.
La dottoressa Carolyn “Cat” Tyler (Jennifer Beals), con l’aiuto di e grazie ad Ivan Turing (Matthew Modine), dovrà studiare e capire se c’è qualcosa dopo la morte. Turing è un miliardario che si trova allo stadio terminale di cancro, che è disposto a donare tutto a Cat affinché vengano fatti tutti gli esperimenti possibili ed immaginabili per arrivare ad una conclusione esaustiva e riuscire a morire in pace, sapendo che lo aspetta un altro mondo. L’uomo si è rivolto a Cat perché anche lei ha vissuto un’esperienza di quasi morte durante uno tsunami, ed in quell’occasione aveva avuto modo di rivedere il figlio Will, morto qualche tempo prima in un incidente d’auto. Naturalmente, essendo lei una donna di scienza, non aveva dato peso all’accaduto, credendo di aver solo sognato, ma l’incontro con la piccola Lilly le ha fatto cambiare idea e prendere la decisione di accettare l’offerta di Turing.
Ad aiutarla ci saranno il tirocinante venuto dall’Africa, Zed (Edi Gathegi), e l’assistente di Turing, Janel (Carolin Rose Kaplan).
Se in ospedale Cat è una dei chirurghi più apprezzati e rispettati, la sua situazione familiare non è tutta rose e fiori. Sta divorziando dal marito fedifrago, Len Barliss (David Sutcliffe), anche lui medico, e la figlia 15enne, Sophie (Annie Thurman), pensa che lei non le voglia bene quanto ne voleva a Will. A fine episodio, però, vediamo un bel momento madre-figlia e forse le due potranno riprendere un rapporto normale proprio grazie a questa ricerca…
Ma questa esperienza cosa rappresenta personalmente per Cat? Abbiamo visto una certa signora con una sciarpa verde, che nel momento in cui la dottoressa nota la sua presenza, scompare nel nulla dietro un autobus che passa. Chi sarà mai? Che ruolo avrà nella serie? Sarà forse un fil-rouge che segnerà la trama orizzontale? Vedremo… Io spero solo che non si cada troppo nel genere medical puro, e che quindi non ci si soffermi sul “caso della settimana” – se ci sarà. Qui la protagonista è Cat, quindi credo che la serie vorrà sottolineare il suo percorso verso la conoscenza di qualcosa che va oltre a ciò in cui crede. Abbiamo già conosciuto Peter Van Owen (Callum Blue), il sensitivo, definito ciarlatano da Cat, ma credo che anche lui giocherà un ruolo fondamentale nel percorso che la donna intraprenderà.
Tirando le somme, il pilot si piazza nella media, ponendo le basi della storia e presentando tutti i personaggi. Se dovessi dare un voto, direi 7.5 che spero possa crescere col trascorrere degli episodi. Ripongo molta fiducia su Kyra Sedgwick, che per questo progetto ha vestito i panni del produttore esecutivo. Il suo lavoro con il network TNT continua, dopo il grande successo avuto con The Closer, e spero che porterà sviluppi positivi per Proof. Su Jennifer Beals potrei stendere elogi da qui all’infinito! È il mio soft spot e spero vivamente che questo suo ritorno in TV, dopo il fiasco di qualche anno fa di The Chicago Code, le renda giustizia. I presupposti ci sono tutti, quindi non ci resta che aspettare e vedere il resto di Proof.
Vi lascio con il promo del prossimo episodio, Til Death.
Attendevo molto anche io l’inizio di questa serie vista la presenza di Jennifer Beals. Questo pilota mi ha catturata e incuriosita tanto per via dell’intreccio tra scienza e fede, un argomento da sempre attuale. Comunque, forse i casi medici giornalieri potrebbero intrecciarsi in qualche modo con la storia principale oppure Cat troverà il tempo per approfondire i casi di chi ha avuto un’esperienza pre-morte, come si è visto già. Concludo dicendo che seguirò anche le tue recensioni 😉
Sì, i casi giornalieri potrebbero intrecciarsi con la storia principale, e spero sia così, ma forse verranno esaminati anche le cartelle cliniche dentro i faldoni che Ivan ha dato a Cat… staremo a vedere.
Grazie ^_^! Così almeno commentiamo insieme 😉