The Good Wife – Recensione 6×17 – Undisclosed Recipients

Finite le elezioni, saputo il risultato, non ci resta altro che festeggiare, ma neanche troppo perché si deve tornare a lavoro ed iniziare ad organizzare per bene il futuro. La prima mossa che Alicia dovrà compiere sarà quella di abbandonare il suo tanto amato studio legale. D’altronde ha fatto una scelta e adesso che si è concretizzata bisogna fare i conti con i colleghi. Essendo il socio fondatore, chiede 300 mila dollari di buonuscita, ma Diane, Cary & Co. non sono d’accordo. Prima di arrivare ad un compromesso, ne succedono di tutti i colori, sia ad Alicia in particolare, che allo studio in generale.

Alicia non ha neanche il tempo di godersi la sua vittoria che già riceve visite non tanto volute: prima Castro, poi Redmayne e per finire Lemond Bishop. I tre iniziano a chiedere favori e questo a lei non piace, quindi rifiuta ogni tipo di consiglio, ricevendo in cambio solo minacce. La sua sincerità e la sua voglia di non scendere a compromessi non la porteranno tanto lontano, ma per fortuna viene in suo aiuto Eli Gold.

Eli le consiglia vivamente di “rimandare la verità”, cioè dire che accetta i consigli offertigli e che ci penserà su, perciò per tutta la puntata sentiamo pronunciare la stessa frase: “Thank you for your advice. All options are open to me. I plan to decide in the next 48 hours“, che sembra funzionare alla perfezione! Forse l’unico che, passate le 48 ore, ritornerà all’attacco è Bishop, intenzionato a ritirarsi dagli affari della droga illeso. Alicia vorrebbe aiutarlo, ma in cambio richiede che lui testimoni contro i suoi scagnozzi e questo non gli va a genio… Vedremo come andrà a finire questa storia… Secondo me non tanto bene.
Se da una parte sia Castro che Redmayne hanno consigliato ognuno il loro vice procuratore, Alicia ha già in mente qualcuno: Finn Polmar. Naturalmente Eli non è d’accordo, e anche lui propone un nome, ricevendo però lo stesso trattamento degli altri. 1 a 0 per Alicia! Io ci avrei scommesso che Alicia avrebbe fatto una proposta del genere e ammetto che la cosa mi piace. Con Elfman fuori dai piedi, si spera che prima o poi le cose tra Alicia e Finn decollino, anche se adesso lui sembra essere impegnato con qualcun’altra. Diamo tempo al tempo, l’importante è non fare lo stesso “errore” fatto con Will… #CarpeDiemAlicia

Come “caso della settimana” abbiamo un tentativo di patteggiamento tra un regista cinematografico ed il capo di una piattaforma di sharing. Il primo – difeso da Diane, Cary e Julius – accusa il secondo di aver divulgato il suo film due giorni prima dell’uscita nelle sale, facendo così calare l’affluenza e quindi i guadagni. Tra un tira e molla e l’altro, succede che lo studio legale Florrick/Agos/Lockhart viene hackerato e le e-mail degli ultimi 4 mesi messi in rete. Beh, se da una parte quanto accaduto è una cosa grave, dall’altra è stato divertente conoscere il contenuto di quelle e-mail e vedere come si sono rivoltati gli uni contro gli altri, soprattutto David Lee e Julius.
Alla minaccia di divulgazione delle e-mail degli ultimi due anni, Alicia entra in panico e chiede aiuto all’ormai “assistente esecutiva” Marissa Gold, che poverina ha dovuto scavare in non so quante mail alla ricerca di cose losche. Che poi, vorrei dire, ma quando mai s’è visto che per filtrare si usano gli indirizzi e-mail del lavoro?! Ma questi sanno cosa sono gli SMS? Tanto, volente o nolente, se gli scheletri nell’armadio devono uscir fuori, escono comunque, e ne abbiamo avuto una prova lampante.
Per fortuna di tutti, il pericolo è stato scampato, ma questo episodio ha danneggiato le finanze dello studio legale, costretto quindi a dare ad Alicia “solo” 100 mila dollari. Lei, come ha fatto per tutta la puntata, dice che valuterà l’offerta e poi fa una vera e propria minaccia velata:

E voglio che tutti voi sappiate… che questa offerta non pregiudicherà in nessun modo la considerazione dei vostri casi criminali quando sarò Procuratore di Stato.

Per come è stata trattata per aver preso la decisione di diventare Procuratore, sono proprio dalla sua parte in questo momento. Eppure, nonostante lei sia sempre stata una persona integra, che non ha voluto scendere a patti, abbiamo visto lungo il cammino di questa sesta stagione che l’ha dovuto fare e che dovrà sempre camminare sul filo del rasoio per andare avanti. Ed il suo comportamento nei confronti di Diane e Cary non è poi così diverso, seppur non ha tutti i torti. Più che altro mi domando se questa mossa di diventare Procuratore non sia stata troppo precipitosa… voglio dire, aveva appena aperto uno studio tutto suo, perché andare a complicarsi la vita? Ed è secondo me questa la cosa che Diane e Cary le rinfacciano…
Sicuramente questa svolta nella storia porterà una ventata d’aria fresca, perché la solita solfa avrebbe portato lo show a ripetersi e forse concludersi in un modo mediocre, e noi siamo davvero curiosi di sapere cosa ci riservano gli ultimi episodio e la prossima stagione!

Detto ciò, vi saluto lasciandovi con il promo del prossimo episodio, che vede Lily Rabe come guest star. Passate anche da The Good Wife Italia!

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